Schifone: coalizione compatta, che si muove con obiettivi e idee chiare
La partita non è ancora terminata. La sfida per le prossime elezioni regionali in Campania resta complessa, ma Edmondo Cirielli, candidato alla presidenza con il centrodestra, è pronto a combattere fino all’ultimo voto. «Voi non avete i nostri sondaggi», ha dichiarato a margine della presentazione della lista civica “Cirielli Presidente per la Campania”, tenutasi al Renaissance Hotel di Napoli alla presenza dei candidati.
«I nostri sondaggi – ha proseguito Cirielli – mostrano che siamo distanti solo di 3 o 4 punti e, di fatto, anche quelli che ci danno in svantaggio registrano un forte miglioramento rispetto all’inizio. Sondaggi politici, non reali. Abbiamo inoltre almeno due società che ci collocano tra i 4 e i 5 punti, senza che le liste siano ancora tutte in campo. Quindi credo che i conti debbano ancora tornare».
Nella sua lista civica figurano perlopiù cittadini, rappresentanti della società civile e alcuni ex amministratori che non vogliono vincoli di partito ma hanno scelto di sostenere Cirielli, viceministro degli Affari Esteri ed ex ufficiale dei Carabinieri. In apertura dell’evento, l’inno di Mameli è stato intonato dai presenti. Accanto a Cirielli, durante la conferenza, erano presenti anche Luciano Schifone e Gennaro Salvatore.
«Lo statuto di questa lista – afferma Salvatore a margine dell’evento – sono candidati della società civile: commercianti, professionisti, operatori del sociale e alcune candidature che vengono dalla politica, che non si sono riconosciute nei tre partiti base della casa del centrodestra, ma hanno scelto Giorgia Meloni e Edmondo Cirielli come loro punto di riferimento».
«La contesa elettorale – ha dichiarato Schifone – procede molto bene. Siamo partiti in una condizione di forte svantaggio, ma oggi tutte le società di rilevazione mostrano un importante recupero, e siamo solo alle prime fasi di questa campagna. Da un lato esiste una competizione interna al centrosinistra che spesso si traduce in contrasti, mentre da questa parte c’è una coalizione compatta, solida, che si muove con obiettivi e idee chiare di fronte a un disastro ambientale e sociale che affligge la Regione Campania. C’è, invece, la prospettiva di una gestione più efficiente e armoniosa, anche in rapporto con il governo». Schifone ha concluso sottolineando che l’obiettivo della lista è il 10%, mentre per Fratelli d’Italia il traguardo è fissato al 20%.
«Cittadini che hanno deciso di metterci la faccia»
«Siamo una famiglia di cittadini che hanno deciso di metterci la faccia accanto al candidato presidente». Così Edmondo Cirielli ha aperto il suo intervento. Ha ricordato di essere un uomo di partito, di Fratelli d’Italia, ma ha ribadito che in Campania è in gioco il futuro delle nuove generazioni. Intollerabile, secondo il candidato, la condizione della sanità regionale, ma anche quella sociale ed economica. La Campania, ha affermato Cirielli, «è ultima da tutti i punti di vista».
Detiene il primato negativo per disoccupazione e povertà e registra l’emigrazione di «oltre 300mila giovani». Tutto ciò, ha aggiunto, è il risultato di dieci anni di amministrazione di sinistra.
«Credo sia il dato più vergognoso, che deve farci indignare», ha detto con convinzione. «Abbiamo il dovere di cambiare pagina, di restituire fiducia e prospettiva a questa regione». Ha poi aggiunto: «Sono soddisfatto del percorso fatto. Ho un futuro politico alle spalle, nel senso che ho raggiunto gli obiettivi che mi ero posto nella vita. Ho studiato, ricoperto ruoli amministrativi importanti, sono stato presidente della provincia, e lo dico perché l’esperienza di chi deve governare conta».
Cirielli ha spiegato di aver deciso di rimettersi in gioco «perché quando vedi la tua terra in ginocchio e pensi di poter fare qualcosa, non puoi tirarti indietro». Ha poi proseguito: «Siamo la seconda regione d’Italia per trasferimenti nazionali, ma anche la seconda per inefficienze. Purtroppo siamo in ginocchio a causa di una politica che da troppi anni non guarda al bene comune, non sa gestire le risorse, fa propaganda, promuove solo gli amici e ha dimenticato i valori originari».
«Una consorteria di potere»
Ha ricordato di provenire da un’altra cultura politica, ma ha voluto rendere onore agli ideali di sinistra del passato, «che diceva di voler sostenere gli ultimi e battersi per l’uguaglianza sociale». Oggi, ha affermato, «c’è solo una consorteria di potere».
Secondo Cirielli, la prova evidente di questo sistema è l’accordo tra PD e M5S per la creazione del campo largo. «Sono un uomo delle istituzioni – ha sottolineato – un ufficiale dei Carabinieri. Nella mia lunga carriera politica non mi sono mai permesso di dire nulla di simile a ciò che Fico ha detto contro De Luca, o De Luca contro Fico e la Schlein. Ieri hanno messo da parte gli insulti personali in nome del potere. È gente disposta a tutto pur di conservarlo o conquistarlo, altro che valori o idee».
Ha aggiunto: «Se ho accettato, quindici giorni fa, una situazione complessa per consentire alla mia coalizione di essere in campo, oggi sono ancora più determinato dopo lo spettacolo che ho visto in questi giorni. La lista che porta il mio nome per me rappresenta molto».
Cirielli ha poi ribadito il rispetto per le idee politiche di tutti, ma anche la necessità di una campagna elettorale condotta nel rispetto reciproco, evitando insulti e aggressività verbale. A suo giudizio, la possibilità di vincere esiste. È già successo, ha ricordato, quando fu presidente della Provincia di Salerno: allora era dato per perdente contro De Luca, ma il risultato si ribaltò. Potrebbe accadere di nuovo.
«La democrazia è un bene che si difende partecipando»
Il viceministro è convinto che la sua lista civica possa superare le liste dei partiti nazionali. Ha detto basta ai voti di scambio e alle pratiche clientelari. «Io – ha spiegato – ho sempre dimostrato che la disponibilità umana è una cosa, ma il voto è un atto di stima e riconoscenza, che è un bel sentimento».
Cirielli ha accusato gli avversari del centrosinistra di aver candidato dipendenti di società regionali e delle Asl, «costretti ad andare lì sotto la minaccia del posto di lavoro, o persone che hanno ricevuto incarichi e consulenze e sperano di ottenerne altri». Ha aggiunto che «fa impressione vedere gli esponenti dei Cinque Stelle, che un tempo accusavano il PD di corruzione e malaffare, oggi giustificare tutto pur di conservare una poltrona».
Ha ribadito la sua fede nel garantismo: «Credo sia una conquista di civiltà il principio per cui una persona è colpevole solo dopo tre gradi di giudizio». Ha poi denunciato i danni della “mala giustizia” e l’odio che si diffonde sui social network: «Una cosa è la critica politica, un’altra è insultare il prossimo. Noi possiamo pensarla diversamente, ma dobbiamo rispettarci. L’odio è il primo passo verso una società autoritaria».
Cirielli ha insistito sulla necessità di ristabilire un clima sereno e di equilibrio: «Ognuno può pensare ciò che vuole di chi governa o di come governa male, ma serve rispetto».
Critico verso il centrosinistra ma costruttivo nel tono, Cirielli ha considerato come segnale positivo che «Fico, pur appartenendo allo schieramento opposto, abbia riconosciuto il valore del reddito di formazione proposto dal centrodestra». Ha promesso impegno concreto in ambito sociale e lavorativo, con l’obiettivo di incrementare le retribuzioni legate alla formazione professionale.
In conclusione, ricordando l’alto tasso di astensionismo degli ultimi anni, il candidato del centrodestra ha rivolto un appello alla partecipazione: «La democrazia – ha concluso Cirielli – è un bene che ci hanno lasciato i nostri genitori e si difende partecipando, anche cambiando opinione e voto. Questo è il senso autentico della libertà».
I candidati
Mazzarese Fardella Mungivera Claudio, Abagnale Anna, Abagnale Luigi, Ambrosio Concetta, Boccarusso Pasquale detto Ciro, Cardamuro Raffaele, Cirillo Teresa, De Paulis Michele, Di Biase Anna, Di Capua Catello detto Lello, Di Giovanni Carmela detta Carmen, D’Esposito Laura, Liguori Gian Luca, Iovino Francesco, La Pietra Michele, Mallardo Francesco, Maresca Vincenza, Massa Marco, Montiglia Ivana, Muscarà Maria detta Marì, Orabona Anna, Pagano Giovanni, Romano Maria Fiammetta, Sifo Sabrina, Tambaro Giuliana, Vetrano Michelina Giuseppina detta Michela, Pisani Angelo detto Avv. Pisani




