Dalla storia al mito: come la città ha saputo rinascere
La rinascita di Napoli non è un singolo evento ma una lunga serie di fasi storiche in cui città, élite culturali e amministratori hanno saputo reinventare il volto urbano, artistico e sociale del capoluogo campano. In questo articolo alcuni personaggi storici napoletani (e figure che hanno scelto Napoli come scena delle loro azioni) che, in momenti diversi, hanno dato un contributo decisivo a quei cicli di rinnovamento: dal Rinascimento aragonese all’impetuoso Risanamento dell’Ottocento fino alle trasformazioni del Novecento.
L’età rinascimentale — Alfonso V d’Aragona e la Napoli cortese
Nel XV secolo la conquista di Napoli da parte di Alfonso V d’Aragona segnò una fase decisiva nella rinascita di Napoli. Il sovrano, soprannominato “il Magnanimo”, trasferì la sua corte nella città e la trasformò in un centro di cultura e potere, attirando umanisti, artisti e architetti da tutta Europa.
Sotto il suo regno, Napoli divenne una capitale rinascimentale del Mediterraneo: si svilupparono scuole umanistiche, nacque la celebre Accademia Pontaniana e furono realizzate opere architettoniche come l’arco trionfale del Castel Nuovo, simbolo del nuovo splendore cittadino. La corte aragonese introdusse un gusto artistico raffinato e un modello politico ispirato ai valori della cultura classica.
Alfonso non fu solo un sovrano guerriero, ma un autentico mecenate: promosse la diffusione dei saperi e delle arti, gettando le basi per una lunga stagione di vitalità intellettuale che continuò anche dopo la sua morte. La sua visione umanistica fece di Napoli non più una città di passaggio, ma un vero cuore pulsante del Rinascimento europeo e una tappa fondamentale nella storia della sua continua rinascita.
Il grande Risanamento ottocentesco — amministratori, tecnici e il problema igienico-urbano
La modernizzazione urbana che prende il nome di Risanamento (fine Ottocento) è uno dei momenti più decisivi della rinascita di Napoli in chiave moderna: dopo l’epidemia di colera del 1884 lo Stato e gli amministratori locali vararono leggi e piani per bonificare, aprire nuove arterie e migliorare le infrastrutture sanitarie.
Tra i protagonisti istituzionali di quel periodo ci fu il sindaco Nicola Amore, che sostenne l’approvazione della legge per il risanamento e la creazione di nuovi spazi, come corso Umberto e la Galleria Umberto I, sebbene l’intervento avesse anche effetti controversi e non risolvesse tutte le disuguaglianze sottostanti. Il Risanamento rimane un esempio paradigmatico di come scelte urbanistiche e normative possano segnare una svolta nella storia di una città.
Novecento e contemporaneità — intellettuali, imprenditori e sindaci che contribuirono alla rinascita
Nel XX secolo la rinascita di Napoli assunse forme diverse: culturali, economiche e amministrative. Tra i personaggi storici napoletani che hanno lasciato un segno va citato Benedetto Croce, filosofo e uomo politico il cui lavoro critico e storiografico ha contribuito alla rivalutazione della storia e della cultura napoletana, promuovendo la centralità del patrimonio intellettuale della città nel contesto nazionale.
Sul versante politico-amministrativo e imprenditoriale, figure come Achille Lauro (armatore e più volte sindaco e protagonista della vita pubblica cittadina nel Novecento) ebbero un ruolo controverso ma indubbio nell’affacciarsi di Napoli alla modernità: tra investimenti infrastrutturali, iniziative pubbliche e maggiore visibilità nazionale, il loro impatto fu parte della trasformazione urbana e mediatica della città nel dopoguerra.




