Il passato turbolento di Camillo Esposito, assassinato in un salone da barbiere nella zona del Lotto P
Assassinato in un salone da barbiere. Sembra una scena da fiction criminale o da faida di camorra come quelle che si combattevano fino a 15anni fa. Ucciso con 12 proiettili Camillo Esposito, 29 anni, ma non era un camorrista, per quanto avesse frequentazioni pericolose e un passato turbolento. Esposito fu arrestato per tentato omicidio dieci anni fa, quando di anni ne aveva appena 19. Furono i poliziotti a catturarlo insieme ad altri giovanissimi ritenuti responsabili dell’aggressione avvenuta il 27 gennaio dello stesso anno, a pochi passi dalla fermata della metropolitana di via Zuccarini.
Gli agenti di Scampia lavorarono per settimane, poi isolarono un gruppetto di ragazzi, due maggiorenni e tre minorenni, tra cui Esposito. I giovani, secondo gli inquirenti, assalirono un 22enne «per futili motivi». Il malcapitato, dopo essere stato ripetutamente colpito con calci e pugni, fu raggiunto da numerosi fendenti alla regione lombare e alla schiena. La scena, però, avvenne sotto gli occhi dell’equipaggio di una volante del commissariato Scampia che transitava proprio in quel momento in zona.
Gli agenti riuscirono a bloccare subito uno degli aggressori, un 16enne riconosciuto dalla vittima prima che perdesse i sensi a causa delle ferite riportate. Il 22enne riuscì a salvarsi dopo un delicato intervento chirurgico. Il primo passo delle indagini fu quello di cercare nella cerchia di amicizie del giovane arrestato chi potesse essere in sua compagnia durante l’aggressione. Un’attività frenetica che, tuttavia, consentì agli investigatori di identificare gli altri componenti della ‘banda’.
Questi, al momento dell’intervento dei poliziotti, erano riusciti a far perdere le proprie tracce portando con loro anche l’arma con cui avevano aggredito la vittima, presumibilmente un coltello a serramanico. Poi scattò il blitz. I poliziotti localizzarono gli indagati presso le loro abitazioni notificandogli il provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale Ordinario e da quello dei Minorenni.
I servizi di controllo
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato d’urgenza per domani mattina, alle 9.30, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. E lo ha fatto, si spiega, proprio «in relazione al grave episodio, verificatosi nel capoluogo, dell’omicidio di un cittadino italiano con precedenti per rapina e porto abusivo di armi, perpetrato nella notte scorsa a Scampia all’interno di un esercizio commerciale». Il prefetto ha disposto l’immediata intensificazione dei servizi di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine nella zona interessata.
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