L’indagato si era rifugiato a Salerno
Agguato di camorra dal balcone di casa: in manette affiliato al clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia. La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Gennaro Belaeff, per i reati di omicidio e tentato omicidio, aggravati anche dalle modalità mafiose per aver favorito il clan Elia del quartiere Santa Lucia di Napoli.
L’indagato è stato fermato a Salerno, dove si era rifugiato. La misura precautelare compendia gli esiti delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Commissariato San Ferdinando in relazione all’omicidio di Pasquale Sesso, avvenuto la sera del 5 luglio in via Solitaria a Pizzofalcone quando l’indagato avrebbe esploso dal balcone della propria abitazione numerosi colpi d’arma da fuoco provocando alla vittima uno shock emorragico a seguito di ferita d’arma da fuoco che ha determinato, tra le altre, lesione all’arteria femorale destra ed un proiettile in zona polmonare.
Sesso, 44 anni, sospettato di essere vicino a un clan del Pallonetto, aveva precedenti per spaccio e rapina in particolare di orologi di lusso. Le indagini hanno permesso di ricostruire l’omicidio di Pasquale Sesso e di accertare che qualche minuto prima era stato posto in essere anche il tentato omicidio del fratello Luigi Sesso.
Due episodi che si inquadrano nell’ambito di un conflitto tra le famiglie degli Elia, a cui Belaeff è ritenuto affiliato, e dei Sesso che attualmente sono in forte ascesa nelle dinamiche criminali del Pallonetto di Santa Lucia in considerazione del vuoto di potere creatosi negli ultimi anni proprio per gli arresti degli esponenti di spicco dei clan avversi. Il fermo è stato convalidato da una ordinanza cautelare della custodia in carcere di Gennaro Belaeff, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno.