Musicista ucciso a Napoli, la madre: cambiare le leggi insulse

La donna ha invocato una riforma della giustizia minorile con l’abbassamento dell’età imputabile

«E’ stata una telefonata breve ma intensa, perché il nostro presidente è stata molto empatica con me». Così, ai microfoni di Estate in diretta su RaiUno, Daniela Di Maggio – la mamma di Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso all’alba del 31 agosto in piazza Municipio a Napoli – racconta il colloquio telefonico con la premier Giorgia Meloni.

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«Mi ha chiesto: signora Daniela, che cosa posso fare per lei? Io ho rotto il protocollo e ho detto: posso chiamarla Giorgia? Perché per me lei è Giorgia Meloni, quella che in maniera molto forte, determinata, ha fatto in modo di ottenere risultati che l’hanno portata a diventare il nostro presidente del Consiglio. Io, con la stessa determinazione, le chiedo di combattere per evitare queste leggi sciatte e insulse che non danno giustizia, punto».

Più volte, dopo l’uccisione del figlio da parte di un 16enne con precedenti, la madre del musicista ha invocato una riforma della giustizia minorile con l’abbassamento dell’età imputabile e la certezza della pena per chi commette reati particolarmente gravi. Alla premier Daniela Di Maggio ha rivolto anche un’altra richiesta: «Interpellare il nostro presidente della Repubblica Mattarella, perché credo che mio figlio meriti la medaglia d’oro al Valor Civile».

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