Stupri di Caivano, la mamma di una vittima denuncia: stiamo subendo minacce

Al fratello della ragazzina è stato rubato lo scooter

«Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote». E’ questo, in sintesi, lo sfogo che la mamma della 12enne vittima di abusi sessuali nel Parco Verde di Caivano ha affidato all’avvocato Angelo Pisani. Al fratello della ragazzina è stato rubato lo scooter e anche questo episodio viene interpretato dalla famiglia come una minaccia.

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«Ci auguriamo che si prenda in seria considerazione l’introduzione di un ‘codice azzurro’ che tuteli i minori come il ‘codice rosso’ per le donne vittime di stalking e violenze». Ad avanzare la proposta è il legale della famiglia della 12enne vittima di stupro. Secondo quanto si è appreso gli approcci con le vittime poi sfociati nelle violenze sarebbero avvenuti anche lungo il corso Umberto di Caivano e le violenze, oltre che nel Parco Verde, anche in un’altra zona degradata della città che tutti chiamano Bronx.

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Uno stendardo a Marcianise

Uno stendardo contro la violenza è stato affisso dall’amministrazione comunale di Marcianise, in provincia di Caserta, sulla facciata del municipio con scritto a chiare lettere «Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentirsi grande: no alla violenza sulle donne». A farsi promotori dell’iniziativa sono stati il primo cittadino sindaco Antonio Trombetta, il commissario Valerio Consoli e l’assessore Carmela Posillipo che ha tra le sue deleghe annovera anche quella delle politiche della famiglia e del contrasto alla violenza di genere. Il messaggio verrà anche portato dai consiglieri comunali in ogni scuola di Marcianise in occasione del primo giorno di scuola.

«Stavolta sono gli uomini che si dicono indignati di essere associati a questi individui che di umano hanno ben poco», spiega l’assessore Posillipo secondo la quale, per annientare questi crimini aberranti, «bisogna partire dall’educazione e dare messaggi inequivocabili. I maschi dei nostri tempi dovranno essere tutti dei galantuomini e dimostrarlo, anche cedendo il passo a una donna che entra e usarle cortesia sono piccoli messaggi che portano all’educazione e al rispetto verso il gentil sesso».

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«Dopo gli episodi di Caivano e Palermo – conclude l’assessore Posillipo – è chiaro che la società si sta mostrando sempre più ammalata. Ci vuole un azione forte e a dire basta ormai …non bastano solo le donne ma ci vogliono anche uomini, quelli veri, nella battaglia contro la violenza di genere».

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