“La sentenza di Firenze che assolve due giovani accusati di stupro perché avrebbero commesso ‘un errore’ nella valutazione del consenso della vittima, e che arriva a poche settimane da quella che scagiona un bidello romano perché la molestia nei confronti di una studentessa è durata meno di dieci secondi, ci consegna un quadro fortemente preoccupante della risposta alla violenza di genere, in particolare nei casi di stupro”. È quanto dichiarano in una nota congiunta la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione e la responsabile del contrasto alla violenza di genere della Cgil nazionale Giorgia Fattinnanzi.
“Pur ribadendo la nostra fiducia nel lavoro della magistratura sono troppi i casi in cui la risposta giudiziaria è un’ulteriore violenza sulle donne”, proseguono. “Nello specifico – spiegano – ci colpisce come si perda sempre più spesso di vista la vittima, inficiando tutte quelle battaglie che hanno portato a leggi importanti come la Convenzione di Istanbul, che centra proprio sulla vittima e sulla sua percezione dell’evento traumatico il focus dell’azione delle istituzioni e della magistratura”.
“Per questo ribadiamo con forza la necessità di un’azione costante e mirata di formazione dei giudici, sia inquirenti che giudicanti, proprio per sradicare deficit e stereotipi che non sono più sostenibili”.
Cgil: “su violenza di genere preoccupanti risposte giudiziarie”
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