Omicidio di Rosa Gigante, il marito della Russolillo: «Stefania mi confessò di averla uccisa»

L’uomo ha chiesto scusa per l’accaduto

«A me si è fermata la vita là, da quel giorno del 18 si è fermata la mia vita. Ho perso tutto. Stefania rientrò in casa e venne nella stanzetta di mio figlio dove io stavo facendo questa video-lezione. Stava così stressata, tremava, e mi disse “Lory, Lory, ho fatto un guaio”. Che guaio hai fatto? Io la vidi che stava graffiata sul viso. “Ho fatto un guaio, ho fatto un guaio, io ho ammazzato la signora Rosa”. In quel momento mi è caduto il mondo addosso. Stavo malissimo, mi trovavo in un’altra realtà».

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È con queste parole rilasciate alle telecamere de La Vita in diretta – il programma condotto da Alberto Matano su Rai 1 – che Lorenzo, il marito di Stefania Russolillo, accusata di aver ucciso la 72enne Rosa Gigante, ha parlato per la prima volta dopo le accuse rivolte alla moglie.

Ad allertare le forze dell’ordine proprio l’uomo che, sull’ipotesi di una possibile complicità, ha spiegato: «Me l’ha detto questo vicino, me l’ha confessato di questa cosa, però diciamo stanno facendo ancora delle indagini, stanno ancora verificando, perché si parla, come ho sentito, che ci sta qualche altra persona che stava insieme a lei, una terza persona. Se mi sono sentito chiamato in causa? No, però il pensiero delle persone, la gente dico io, è una disgrazia, che vi devo dire?».

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L’uomo poi ha chiesto scusa per l’accaduto: «Io mi stringo al dolore di Donato e di tutta la sua famiglia, lo so quello che stanno passando, che stanno male per la situazione, è una cosa gravissima perdere una mamma in quelle condizioni. Chiedo scusa ancora alla famiglia di Donato – ha proseguito – di tutto quello che è successo, lo so che è molto difficile, però chiedo scusa umilmente mi trovo in una situazione… perdono, che cosa gli devo dire? Perché per me la signora Rosa era anche come una mamma».

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