Il sindaco: «Le dichiarazioni del presidente dell’Uefa partono da un pregiudizio»
«Le dichiarazioni del presidente dell’Uefa Ceferin sono inaccettabili perché partono da un pregiudizio, come se a Napoli fossero tutti delinquenti e chi arriva qua è invece santo. Non è vero, i delinquenti sono dappertutto e vanno affrontati con la consapevolezza che se non li estirpiamo dalla dinamica del gioco alla fine le persone non si potranno muovere per l’Europa per una partita». Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nella conferenza stampa in Prefettura a proposito delle parole di martedì del presidente dell’Uefa che definiva ‘intollerabile’ il divieto alla trasferta per i tifosi dell’Eintracht.
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«Ieri la città è stata ostaggio di teppisti per alcune ore, tedeschi e napoletani. Il vero tema adesso è che è stata fatta una giusta battaglia da parte del club e della prefettura per non vendere i biglietti ma il problema è che non basta. C’è un gruppo persone che, indipendentemente dall’andare allo stadio, si muove per l’Europa per fare violenza a livello internazionale e la gestione di questi eventi non funziona», ha aggiunto. «Serve un’azione mirata – ha spiegato – per evitare che questi gruppi di teppisti vadano in giro per l’Europa a sfasciare le città. Il problema va affrontato frontalmente, altrimenti si riproporrà alle prossime partite. I violenti vanno tolti da mezzo, di qualsiasi nazione e squadra siano, non vanno protetti da nessuno»
Una strategia militare
«C’è stata una strategia militare, non sono educande che girano con il panierino a fare la gita. Sono come i black bloc che giravano per l’Europa. Quando si è impedito ai black bloc di girare si è sospeso l’accordo di Schengen, non c’è stato un questore che ha detto ‘non venite’».
Il problema della città ieri è nato infatti dalla presenza dei tifosi del Francoforte nonostante il divieto di andare allo stadio: «Chi viene segnalato dalle società per cose che riguardano il calcio – ha spiegato Manfredi – non deve muoversi perché dove vanno fanno danni. Mettiamo questo tema sul tavolo dei Governi europei, non possiamo risolverlo a Napoli perché qui in città siamo stati solo vittime di questo. Lo evidenzio perché altrimenti parte il solito racconto dei violenti napoletani. Ieri c’è stato uno stadio che ha fatto onore al calcio e all’Italia, grazie al lavoro delle forze dell’ordine, al grande lavoro del club, al piccolo lavoro nostro. Non possiamo essere infangati da teppisti che vanno in giro per l’Europa, altrimenti dei casi Napoli ci saranno sempre».
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