Le preoccupazioni di Matteo Messina Denaro: «Curatemi con farmaci e terapie migliori»

Nel covo del boss trovata una pistola

«Non ho ricevuto una educazione culturale ma ho letto centinaia di libri, sono quindi informato sulle cure, vi prego di poter essere trattato con farmaci e terapie migliori». Avrebbe ripetuto più volte, con toni pacati e cordiali, questo suo pensiero il boss di cosa nostra Matteo Messina Denaro, rinchiuso da dieci giorni nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila. A medici e personale penitenziario, le uniche persone con cui gli è permesso di parlare visto il regime del 41bis, «confessa» che le sue preoccupazioni sono legate alla cura del tumore al colon.

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Intanto nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, ultimo rifugio del boss Matteo Messina Denaro, i carabinieri hanno trovato anche una pistola revolver «Smith & Wesson» calibro 38 special, completa di 5 cartucce. L’arma, con matricola cancellata, è stata trovata durante una perquisizione. In casa il capomafia teneva anche 20 cartucce dello stesso calibro.

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