Milleproroghe: un anno in più per ricette mediche online. Tutte le misure

Tempi più lunghi per misure su lavoro, scuola, sanità e Servizi

Si proroga di un altro anno la possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms. La misura, che venne introdotta durante l’emergenza Covid ed era in scadenza a fine anno, è una delle più importanti tra quelle contenute nel decreto Milleproroghe approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Nel consueto provvedimento di fine anno che allunga i tempi per l’applicazione di norme, versamenti e discipline di ogni genere, ci sono altri differimenti di termini degni di nota, come quelli che riguardano il mondo del lavoro.

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Le imprese e le assunzioni

Si amplia la platea delle imprese ammesse al contratto di espansione e si riduce da 1.000 a 500 la soglia dei dipendenti necessaria per avere una riduzione dei versamenti a carico del datore in caso di incremento delle assunzioni. Se il datore di lavoro assume un lavoratore per ogni 3 prepensionati, i versamenti saranno ridotti per altri 12 mesi. Nel caso in cui almeno il 50% dei lavoratori assunti non abbia compiuto 35 anni, l’ulteriore riduzione sarà attiva per ulteriori due anni.

Si proroga poi la riduzione oraria e l’integrazione salariale per determinate categorie di lavoratori, anche per il 2024 e il 2025 in favore delle aziende che occupano oltre 50 dipendenti, per un periodo non superiore a 18 mesi, anche non continuativi. Durante l’esame del testo, il governo avrebbe espresso l’intenzione di non continuare più con la «brutta abitudine» di mettere a punto provvedimenti pieni di proroghe eterogenee di misure disparate.

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Gli incarichi di docenza

Ma, in attesa che i buoni propositi si concretizzino, con questo decreto si proroga al 2023-2024 la validità delle graduatorie nazionali utili per il conferimento di incarichi di docenza a tempo indeterminato e determinato nel comparto AFAM e si rinvia l’entrata in vigore del regolamento per il reclutamento del personale docente e amministrativo del comparto.

Bar e obblighi contributivi

Poi si fa slittare al 30 giugno 2023 la possibilità per i locali (titolari di concessioni o autorizzazioni per l’utilizzo del suolo pubblico) di mettere in strada tavoli o arredi vari senza previa autorizzazione. Per un altro anno (sino al 31 dicembre 2023) stop ai termini per gli obblighi contributivi riferiti alle gestioni previdenziali dei pubblici dipendenti e si differisce quello entro il quale la P.A. che ha rapporti di co.co.co, è tenuta a versare i contributi per la gestione separata.

Iva e mense

Poi, sul fronte dell’Iva, si sposta al 1° gennaio 2024 il termine per l’applicazione dell’obbligo di inviare i dati sulle operazioni fatte ogni giorno, «all’ammontare globale dei corrispettivi delle operazioni imponibili e alle relative imposte attraverso strumenti tecnologici che garantiscono l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, compresi i POS». E si rinvia l’efficacia delle norme in materia di gare per l’affidamento di servizi sostitutivi di mensa resi con i «buoni pasto», mantenendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa fino al 30 giugno 2023.

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Giustizia e Servizi

Si proroga di un anno anche il termine per l’applicazione di garanzie funzionali e tutele processuali per il personale e le strutture d’intelligence. E si allungano i tempi per la norma che dà la possibilità agli agenti dei Servizi di avere colloqui personali con i detenuti al fine di acquisire informazioni per prevenire reati con finalità di terrorismo di matrice internazionale.

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