Il calcio è lo specchio della società e l’Fc Lamezia il riflesso della città delle terme

Il presidente Saladini oggetto di un’aggressione

Esiste una città, Lamezia Terme, giovane, nata nel gennaio del ’68 dalla fusione di tre Comuni calabresi, Nicastro, Sambiase e Santa Eufemia. Una cittadina che sin dall’inizio ha dovuto sostenere l’identità di una popolazione di circa 70 mila abitanti. Il territorio è caratterizzato, ancora oggi, da tre nuclei urbani, tre grandi agglomerati che vivono di ‘luce’ propria.

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Da sempre, con la guida delle Amministrazioni che si sono succedute in questi 54 anni, si è tentato di fornire una conurbazione a tutta il territorio cittadino, un ‘senso’ di città nella città. Da sempre, in città, si sono “vissute” tre squadre di calcio, la Vigor Lamezia, espressione dell’ex Comune di Nicastro, il Sambiase ed il Santa Eufemia, omonime squadre degli altri due ex Comuni.

Squadre che hanno militato in categorie diverse, con la Vigor Lamezia presente anche in Lega Pro (ex Terza Divisione). Nel 2021, dopo la mancata iscrizione della squadra Sambiase al Campionato Nazionale Dilettanti a seguito della vittoria del campionato di Eccellenza calabrese, nasce la FC Lamezia Terme, una squadra che si pone l’obiettivo di portare la città nel calcio che conta.

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Il progetto della Fc Lamezia

A guidare la nuova società è un giovane imprenditore lametino, il quale prende a cuore il progetto di nascita della Fc Lamezia con il fine di costruire una squadra ‘unica’ a rappresentare tutta la città, anche per proseguire in quell’unità, nei fatti, dei tre ex Comuni. Ad inizio settembre, una sera dopo aver presentato ufficialmente la squadra alla città, il presidente viene fatto oggetto di un’aggressione nel mentre godeva di una serata con amici in un locale della movida di Lamezia Terme. Fortunatamente senza gravi conseguenze.

Nei giorni scorsi, lungo il muro perimetrale della sua abitazione, sono apparse parole scritte con vernice nera: «La Vigor è lametinità, taci infame senza dignità». Non si tratta del primo attacco subito, scritte offensive contro l’imprenditore compaiono continuamente in città ma mai così vicini alla propria abitazione. Lo stesso atto vandalico è stato rilevato presso la sede del club dei tifosi gialloblù, imbrattando l’insegna posta all’ingresso del club.

Premetto. Non conosco il dott. Saladini, presidente della neo nata squadra, ma proprio per questo motivo, da cittadino lametino ‘acquisito’, intendo esprimere lo sgomento per quanto accaduto nei giorni scorsi. Certa è la mia condanna e lo sdegno verso atti che nulla hanno a che vedere con lo sport e la sana competizione. Atti che tutta la città deve condannare. Azioni che pongono tutta la città sopra ad un piano non condivisibile.

Il calcio è lo specchio della società e le squadre sono il riflesso della città

Per cui ripeto, pur essendo un lametino “acquisto”, lo urlo, lo grido: Lamezia Terme non è questa. La città non è e non deve essere succube di pochi facinorosi che si nascondono dietro le parvenze di tifosi storici di una squadra piuttosto che di un’altra.

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Questi comportamenti distanziano ancora di più una città che sta tentando con tutte le sue forze di riprendere il posto che gli tocca. Una città conurbata nei suoi tre poli urbani caratteristici. L’unicità, termine opposto alla diversità, deve valere per tutta la città. Compreso lo sport ed il rispetto di chi la pensa in modo contrario.

Rispetto per chi, in un modo o nell’altro, investe nella città.
Per il suo sviluppo e la sua crescita attraverso lo sport ed il calcio.
Rispetto.

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