L’uomo, 44 anni di origine polacca, era gravato da un divieto di avvicinamento alla famiglia.
Un bambino di dieci anni è stato trovato morto nella sua abitazione a Vetralla, in provincia di Viterbo, ucciso con una coltellata alla gola. È al vaglio dei carabinieri la posizione del padre, trovato privo di sensi accanto al corpo del figlio. L’uomo, 44 anni di origine polacca, era gravato da un divieto di avvicinamento alla famiglia.
Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, in tarda mattinata il bambino è stato prelevato da un parente a scuola e lasciato a casa, da solo, intorno alle 13.30. Alle 15.30 rientra a casa la madre, 44enne di origine straniera, e trova il figlio senza vita, accanto il padre privo di sensi. Urla disperate e i vicini chiamano i carabinieri. Arrivati sul posto i militari trovano il corpo del bambino, una profonda ferita alla gola inferta con un coltello da cucina, e l’arma lasciata lì vicino. Accanto il padre, svenuto. Il 118 porta l’uomo in ospedale, dove si trova tuttora e la sua posizione è al vaglio.
I carabinieri della stazione di Vetralla e della compagnia di Viterbo stanno conducendo gli accertamenti per ricostruire quanto accaduto. Qualche giorno fa l’uomo, positivo al Covid-19, era stato portato in un ospedale di Roma, e si cerca di ricostruire anche come si sia allontanato dall’ospedale.
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