«Che fine ha fatto il nuovo Piano degli aeroporti avviato dall’ex ministro De Micheli? Nel dicembre del 2020, in pompa magna, l’ex titolare del MIT indicava un metodo di lavoro condiviso tra il Mit ed i principali rappresentanti del settore aereo finalizzato alla realizzazione di un “piano strategico per il rilancio del trasporto aereo, passeggeri e merci, e la definizione delle carenze infrastrutturali degli scali italiani con la programmazione degli investimenti necessari”».
Lo affermano il senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini, capogruppo nella Commissione Trasporti in Senato e responsabile nazionale del Dipartimento Trasporti, e Marco Foti, dirigente nazionale del Dipartimento Trasporti di FdI.
«Il PNRR – spiegano -, ad eccezione della misura “Investimento 2.2: Innovazione digitale dei sistemi aeroportuali”, non contempla alcun progetto relativo agli aeroporti. Una carenza gravissima tenuto conto che il sistema aeroportuale, oltre ad essere strategico per la ripresa dell’economia, del turismo e per la connettività di interi territori del nostro Paese, ha registrato e registra ancora oggi una crisi senza precedenti a causa dell’emergenza Covid-19».
FdI: «Il Ministro non affronta la riorganizzazione degli aeroporti»
«Dopo la bruttissima vicenda di Alitalia ed ITA, ancora oggi in stand by per migliaia di lavoratori del comparto aereo (e non solo dell’ex compagnia di bandiera), l’attuale ministro Giovannini non affronta il tema della riorganizzazione degli aeroporti italiani, di interesse nazionale e non, hub e/o scali di natura regionale. Tutto fermo, parrebbe» rilevano gli esponenti di FdI.
«Eppure il Consiglio Europeo dello scorso giugno ha dichiarato di concordare sugli obiettivi principali del “Cielo unico europeo”, ovvero una riforma che deve rafforzare la sicurezza, rispondere alle esigenze in termini di capacità e contribuire a ridurre le emissioni, garantendo l’efficienza sotto il profilo dei costi».
«Diverso da quanto chiedeva invece la Commissione Europea per quanto riguarda i modi migliori per conseguire gli obiettivi del CUE. Per cui il sistema aeroportuale deve essere rivisto. Serve una revisione degli Piano nazionale degli aeroporti. Il ministro Giovannini si attivi per definire un Piano degno del prestigio italiano».
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