Vaccini, Conte contro Pfizer e Astrazeneca. Scontro tra De Luca e Arcuri. Piano vaccinale nel caos

Il piano vaccinale e la distribuzione delle dosi si sta dimostrando l’ennesimo caos italiano e per i politici nostrani è una nuova occasione per liti e divergenze in piena pandemia e con un Paese in forte crisi economica.

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Alla base di tutto la riduzione delle consegne da parte di Pfizer-Biontech e dell’annuncio della britannica AstraZeneca. Secondo quanto affermato da quest’ultima le dosi del vaccino Covid sviluppato con l’Università di Oxford, che saranno consegnate all’Unione europea dopo l’approvazione attesa per la prossima settimana, saranno all’inizio inferiori ai volumi previsti a causa di un problema tecnico nella produzione.

«Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti», scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un post su Facebook. «Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino già programmate e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo più velocemente».

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«Ma ancora più preoccupanti sono le notizie diffuse da AstraZeneca, il cui vaccino è in attesa di essere presto distribuito anche nell’Unione Europea. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni».

«Tutto questo è inaccettabile» dice. «Il nostro piano vaccinale» anti Covid «è stato elaborato sulla base di impegni contrattuali liberamente assunti e sottoscritti dalle aziende farmaceutiche con la Commissione Europea. Questi rallentamenti delle consegne costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei, con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale già fortemente provato da un anno di pandemia», sottolinea.

«Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, come già stiamo facendo con Pfizer-Biontech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionale», conclude Conte.

Il ministro Speranza e il commissario Arcuri hanno incontrato i vertici dell’azienda che ha confermato la riduzione. Ma proprio il commissario Arcuri ieri è stato protagonista di un duro scontro in conferenza Stato-Regioni con Vincenzo De Luca, presidente della Campania.

Arcuri
Domenico Arcuri

Il governatore Campano nell’incontro di ieri ha ribadito quanto già affermato durante la conferenza stampa di venerdi quando ha accusato l’esistenza di un «mercato nero dei vaccini». Per De Luca «il governo ha fatto un piano di distribuzione che noi abbiamo contestato dall’inizio perché lo abbiamo considerato un piano assolutamente squilibrato e penalizzante per la Regione Campania». Secondo il governatore regioni con molti meno abitanti hanno ricevuto molti più vaccini della regione Campania. «Allora per cortesia nessuno mi dica che stiamo rispettando criteri oggettivi. Abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini».

Parole che hanno aperto un aspro diverbio con il commissario Arcuri. A mediare tra i due è dovuto intervenire il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, proponendo che «il coordinamento Stato-Regioni sulla campagna di vaccinazione sia convocato in maniera permanente finché le aziende non daranno certezze definitiva» si legge su ilGiornale.it.

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Nel frattempo però dopo l’accelerazione iniziale nella somministrazione di dosi il piano sta subendo notevoli rallentamenti. Nel Lazio il 25 gennaio era previsto l’inizio delle somministrazioni agli over 80 ma a causa dei ritardi nelle consegne la Regione ha annunciato che la campagna sarà attivata dal primo febbraio. Rallentamenti per mancanza di dosi si sono registrate anche in Campania e Calabria.

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