Il dottor Michele Di Iorio, farmacista di Napoli, già presidente Federfarma provinciale napoletana e attualmente componente del Consiglio dell’associazione dei farmacisti titolari partenopei, qualche giorno fa ha lanciato l’allarme ossigeno. Un problema che si è notevolmente ingigantito da una decina di giorni a questa parte perché – forse preoccupati dalla presenza del Covid-19 e dalla seconda e più veloce ondata della pandemia – diversi pazienti trattengono i contenitori di ossigeno a casa, senza restituirli, anche se non ne hanno immediato bisogno.
(La tematica approfondita in una video-intervista concessa al Sud24 e che troverai in alto)
Come a dire, insomma, che il Covid-19, oltre che problematiche dirette, ha generato anche problemi collaterali che se non risolte in tempi rapidi rischiano di amplificare ulteriormente la pericolosità di una crisi già di per se complicata e della quale ancora non si riesce a intravvedere la luce in fondo al tunnel.
Da qui l’appello ai pazienti di accelerare la restituzione dei contenitori alle farmacie, perché possano essere riempiti e rimessi in circolazione. Tanto più che se vuoti servono a poco. Ma un appello, Di Iorio, lo rivolge anche alla Regione: «Autorizzando la vendita alle farmacie dell’ossigeno liquido, normalmente distribuito dalle Asl, ha messo in campo un’ottima idea per uscire da questa empasse, non la vanifichi con la sua solita andatura elefantiaca: fornisca al più presto ai “negozi della salute” i protocolli necessari per poterla mettere in pratica».
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