Covid-19, Forza Italia: «Sport dilettantistico in agonia. Spadafora intervenga»

«E’ inutile negare che durante la pandemia da Covid-19 che ha profondamente coinvolto il nostro Paese e il mondo intero, vi siano dei settori economici e produttivi più colpiti di altri. Uno di questi è senza ombra di dubbio il mondo dello sport, soprattutto quello dilettantistico, costituito da una miriade di piccole società ed associazioni sportive che svolgono un ruolo fondamentale per il tessuto economico e sociale dell’Italia». Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori di Forza Italia Roberto Berardi e Barbara Masini.

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«Il mondo dello sport – spiegano – rappresenta circa il 2% del PIL nazionale, e quando parliamo di sport non ci riferiamo solo al calcio, ma a tutte quelle discipline considerate più o meno minori che contribuiscono fortemente alla crescita dei nostri ragazzi e che spesso si sostituiscono alle altre agenzie sociali nei percorsi educativi».

«Siamo stati tra i primi a invocare prudenza e a concordare con chiusure e blocchi quando, nella scorsa primavera, la situazione epidemiologica è stata drammatica, ma oggi, a 8 mesi di distanza non possiamo sostenere una posizione così rigida e così penalizzante per alcuni settori piuttosto che per altri. Il mondo dello sport e in particolare delle associazioni sportive dilettantistiche si alimenta anche grazie alle sponsorizzazioni, ai contributi dei privati e all’indotto che produce» sottolineano.

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«Ed è su questo – dicono i senatori – che abbiamo chiesto al Ministro Spadafora di intervenire con provvedimenti precisi e mirati che consentano alle aziende sgravi fiscali per le sponsorizzazioni e alle associazioni di proseguire la propria attività secondo protocolli precisi ma al contempo elastici».

«Continuare a penalizzare settori già fortemente colpiti nella fase acuta dell’epidemia e che risentono di una diffidenza generalizzata non è la strada giusta per far ripartire questo Paese. Per mesi abbiamo detto che nessuno dovrà restare indietro, questo è il tempo di dimostrarlo con atti concreti» concludono Roberto Berardi e Barbara Masini.

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