La procura generale della Cassazione, ha chiesto per Luca Palamara la sanzione più grave prevista: la rimozione dall’ordine giudiziario. A formularla il rappresentate dell’accusa, l’avvocato generale Pietro Gaeta, nella sua requisitoria durante l’udienza al processo disciplinare del Csm.
Secondo la procura ha messo in atto «condotte molteplici e plurioffensive» ed è stato «organizzatore e sceneggiatore della strategia» nella quale ha avuto un «ruolo primario». Per l’avvocato generale, Palamara «non ha fornito elementi idonei ad attenuare la gravità delle accuse» e «non ha interloquito con il suo giudice naturale».
«Almeno tre soggetti estranei alla funzione istituzionale, per interessi personali hanno pilotato e promosso la nomina del procuratore di Roma, dell’aggiunto e programmato quella di un atto ufficio giudiziario», ha detto Gaeta, ricostruendo quanto accaduto all’hotel Champagne di Roma. In quella riunione Palamara discusse di nomine con Cosimo Ferri e Luca Lotti e 5 ex togati del Csm.
«Non si è trattato di una interlocuzione fisiologica né di una interlocuzione istituzionale tra magistrati e politici, né dell’interlocuzione tra componente togata e laica, prevista nel Csm», ha aggiunto. «Proprio perché esiste un perimetro previsto dalla Costituzione, questa riunione esorbita in maniera evidente da questo perimetro». Si tratta dunque, a giudizio dell’avvocato generale, di «un modello totalmente alterato» e l’incontro «si colloca fuori da qualsiasi schema legale».
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
- Coronavirus, 4.458 contagi e 22 decessi in Italia. In Campania +757 casi. Lombardia a +683
- Sondaggi, Meloni supera il M5S: Fratelli d’Italia terzo partito italiano. Centrodestra sempre avanti
- Covid, Bernini (Fi): «Troppe falle, governo ha sprecato stato d’emergenza»
- Willy, Meloni: «Grazie al Presidente Mattarella per aver concesso medaglia d’oro»
- Mattarella conferisce la medaglia d’oro a Willy e don Malgesini
- Maltempo, auto travolta da un torrente: deceduta 26enne nel Salernitano