Maria Paola Gaglione, gip convalida il fermo di Antonio: «Volevo solo parlarle. Non l’ho speronata». Ciro: «Voglio vederla per l’ultima volta»

Si è detto innocente Antonio Gaglione, fratello di Maria Paola Gaglione, la ragazza deceduta nella notte tra venerdì e sabato. Antonio è stato ascoltato, per tre ore, dal gip di Nola Fortuna Basile che ha convalidato l’arresto. Il gip ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale «con l’aggravante di aver agito per motivi abietti o futili, non condividendo la relazione affettiva della sorella».

Pubblicità

«Al giudice ha spiegato – ha detto l’avvocato Domenico Paolella, legale di Antonio – che la famiglia aveva perso le tracce di Maria Paola da qualche settimana. Ha fatto le valigie e se n’è andata. Quando Antonio l’ha vista in sella allo scooter, l’ha inseguita con la sua moto, ma per chiederle di tornare a casa, per parlarle, per farla ragionare. Era andata via senza spiegazioni e tutta la famiglia era disperata».

Il fratello di Maria Paola Gaglione quindi ha confermato di averli inseguiti ma ha negato la circostanza dello speronamento come causa dell’incidente a seguito del quale la sorella è morta. «Sul luogo dell’incidente ho notato la presenza delle telecamere. Tutto sarà chiarito, se ci sono le registrazioni. Io credo alle sue parole» ha detto ancora l’avvocato.

Pubblicità Federproprietà Napoli

«Antonio non ha mai detto quella frase (“Volevo darle una lezione, non ucciderla. Ma era stata infettata da quella”, ndr), non risulta nei verbali e neppure l’ha detto quando è stato ascoltato la prima volta dai carabinieri. La famiglia? E’ devastata, con una figlia morta e un figlio in carcere…» ha sottolineato Paolella. «Questa tragedia – aggiunge l’avvocato – è stata strumentalizzata: la famiglia si aspettava più delicatezza».

Ciro Migliore, compagno della vittima, intanto, si trova in una clinica di Acerra, in provincia di Napoli dove è stato ricoverato per lesioni e una frattura all’avambraccio causati nell’incidente. «La mia famiglia mi vuole bene per quello che sono, non ce la faccio più. Doveva succedere a tutte e due. Io la voglio vedere per l’ultima volta a Maria Paola» ha detto Ciro in conferenza stampa. «Dalla sua famiglia – ha ripetuto – ci venivano continue minacce».

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Setaro

Altri servizi

Crollo a Scampia, la Procura nomina il perito. Verifiche sulle segnalazioni di danni

Continua l’attività di escussione dei testimoni È stato nominato, dalla Procura di Napoli, il professionista che si occuperà di effettuare le perizie nell’ambito delle indagini...

Adolfo Greco: favoriva il clan dei Casalesi nella distribuzione di generi alimentari

Avrebbe indotto la Parmalat spa a revocare la concessione per la distribuzione dei suoi prodotti nel Casertano L’imprenditore 74enne Adolfo Greco - a cui oggi...

Ultime notizie