Sono finiti agli arresti domiciliari tre commercialisti ritenuti vicini alla Lega e coinvolti nell’inchiesta della Procura di Milano sulla compravendita di un immobile a Cormano da parte della Lombardia Film Commission. Ai tre commercialisti, Michele Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, sono stati contestati, a vario titolo, i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Lo comunica in una nota il procuratore capo Francesco Greco. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare, nella giornata di ieri, sono stati i militari del nucleo di Polizia economico-finanziario della Guardia di Finanza.
I tre commercialisti, si spiega nella nota, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Milano nell’ambito dell’inchiesta della Procura sul caso della presunta vendita a prezzo gonfiato di un capannone alla Lombardia Film Commission. Agli arresti domiciliari è finito anche Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri. Per la medesima vicenda a luglio era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto Luca Sostegni.
«Siamo tranquillissimi, da anni cercano soldi in Russia, in Svizzera, a San Marino, in Lussemburgo, Liechtenstein, ma non ci sono» ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini a ‘Radio anch’io’ su Radio Rai 1. «Conosco due delle tre persone, sono persone oneste, corrette e quindi dubito che abbiano chiesto o fatto qualcosa di sbagliato. Però, ho piena fiducia nella magistratura. Conto che si risolverà in nulla».
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