Spunta l’ombra del Commissariamento
Il 3 settembre è la data fissata per l’udienza al Tar sul ricorso presentato dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, in qualità di presidente della Fondazione Teatro San Carlo, contro la nomina di Fulvio Macciardi a sovrintendente. Non è certo che in quel giorno arrivi già una decisione, ma il passaggio resta determinante per comprendere quale sarà il futuro assetto del teatro.
Secondo quanto ricostruito da Vincenzo Esposito sul Corriere del Mezzogiorno, se i giudici amministrativi dovessero concedere la sospensiva chiesta da Manfredi, il ministero della Cultura potrebbe reagire con una misura drastica: commissariare il Teatro San Carlo e nominare proprio Macciardi commissario straordinario. In questo caso, l’attuale Consiglio di indirizzo decadrebbe e il nuovo commissario assumerebbe pieni poteri per sei mesi, prorogabili per altri sei.
La vicenda prende le mosse da inizio agosto, quando tre membri del Consiglio di indirizzo – Marilù Faraone Mennella, Gianfranco Nicoletti e Riccardo Realfonzo – in assenza di Manfredi, impegnato a Roma, decisero di designare Macciardi. Una scelta subito contestata dal sindaco, che aveva definito «nulla» quella riunione ricordando di averla revocata. Nonostante ciò, il ministro Alessandro Giuli ratificò la nomina, accogliendo la posizione dei tre consiglieri: due di nomina ministeriale e uno in rappresentanza della Regione guidata da Vincenzo De Luca.
La convocazione del Consiglio di indirizzo
Di fronte a questo scenario, Manfredi ha presentato due ricorsi, uno al Tribunale civile e uno al Tar. Inoltre, ha fissato la convocazione del Consiglio di indirizzo al 26 agosto, respingendo le sollecitazioni dei tre consiglieri che chiedevano un incontro urgente. Nella lettera ufficiale, il sindaco ha scritto che «non si rinvengono ragioni di urgenza in relazione alle attività della Fondazione che ha già approvato il bilancio e adottato gli atti di programmazione necessari e le attività della prossima stagione artistica, né sussistono difficoltà operative che richiedono provvedimenti d’urgenza».
Si tratta di una risposta alla richiesta avanzata l’8 agosto da Faraone Mennella, Nicoletti e Realfonzo, che avevano invocato una convocazione rapida per consentire l’avvio del mandato del nuovo sovrintendente. La riunione del Consiglio prevista martedì prossimo potrebbe diventare il primo passo per cercare una mediazione. Una soluzione politica che eviti il commissariamento e ridia stabilità alla governance del San Carlo, oggi sospesa tra contrasti istituzionali e decisioni dei tribunali.