Funerali di Stato per Silvio Berlusconi, la salma verrà trasportata ad Arcore

Sala offre la Sala Alessi per la Camera ardente a Milano

Silvio Berlusconi è morto. Il leader di Forza Italia, 86 anni, era ricoverato da venerdì all’ospedale san Raffaele di Milano per la sua «patologia ematologica». Berlusconi, a quanto si apprende, è morto questa mattina alle ore 9.30. Poco prima nella struttura ospedaliera era arrivato il fratello Paolo. I figli, a cominciare da Marina e Pier Silvio, sono giunti subito dopo nell’ospedale dove già si trovava Marta Fascina, dopo essere stati chiamati urgentemente. La salma dovrebbe essere portata ad Arcore probabilmente in giornata. I funerali, che dovrebbero essere di Stato, si potrebbero svolgere nel Duomo di Milano.

Berlusconi, malato da tempo di leucemia mielomonocitica cronica, era stato dimesso poche settimane fa dopo un lungo ricovero di 45 giorni. Tantissime le testate giornalistiche che stanno convergendo davanti all’ingresso di via Olgettina 60 dopo l’annuncio della scomparsa dell’ex premier. All’esterno dell’ospedale sono presenti molti fotografi e decine di telecamere.

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Il cordoglio di Giorgia Meloni

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, appresa la notizia della morte dell’ex presidente Silvio Berlusconi, ha annullato tutti gli appuntamenti istituzionali in agenda. «Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti. Ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che, insieme, ci eravamo dati. Addio Silvio» ha detto in un videomessaggio.

Sala: camera ardette a Palazzo Marino

«Ho offerto, tramite Fedele Confalonieri, alla sua famiglia, la Sala Alessi per la Camera ardente se lo gradissero». Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine di un evento a Palazzo Marino dopo la morte di Silvio Berlusconi. «Però ovviamente – ha aggiunto – sono cose che stanno nella volontà della famiglia, e credo che sia assolutamente giusto se volessero». Invece «per quanto riguarda l’intitolazione di una strada o monumento ci sono delle regole che dicono di aspettare dieci anni, ma non è quello l’unico modo per ricordare. Intanto offriamo la camera ardente qui a Palazzo Marino, se la famiglia vorrà».

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