Raffaele Imperiale aveva accesso agli archivi dell’Interpol

Controllava se ci fossero ordinanze di custodia cautelare

Il narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale, neo collaboratore di giustizia, aveva accesso agli archivi dell’Interpol. A rivelarlo è lui stesso, in uno dei quattro verbali di dichiarazioni depositati qualche giorno fa dalla Procura di Napoli ai giudici del Riesame.

Pubblicità

Ebbe la necessità di controllare se ci fosse, o meno, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Raffaele Mauriello, figlio dell’ex killer del clan Di Lauro Ciro Mauriello, diventato ex reggente del clan Amato-Pagano di Secondigliano.

Raffaele era in Spagna e già lavorava per conto di Imperiale. Seppe però che era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti: «…feci fare un controllo nei sistemi Interpol, – rivela – tramite un amico marocchino, non aveva ancora l’ordinanza e gli dissi di venire (a Dubai)». A Mauriello venne affidato il compito di gestire, per Imperiale, le relazioni con uno dei gruppi camorrististi del Rione Traiano di Napoli e anche con un broker di Secondigliano che acquistava 80-100 chilolgrammi di cocaina al mese.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

«Castello delle Cerimonie»: il Comune chiede un canone di occupazione

Il sindaco: nuovo Consiglio Comunale deciderà sorti del complesso Nei prossimi mesi saranno effettuate alcune perizie per stabilire l’impatto ambientale, paesaggistico, urbanistico ed idrogeologico delle...

Scomparsa e ritrovata a Caserta, la 54enne: Nessun sequestro, volevo suicidarmi

La donna ha raccontato che si sarebbe allontanata volontariamente Nessun sequestro di persona né misteriosi rapitori. La 54enne di Lanciano (Chieti) di cui si erano...