Rifiuti in Campania, Strasburgo: «Italia dimostri che emergenza è finita»

Le autorità europee bacchettano l’Italia: non fornisce informazioni richieste dal 2019

Le autorità italiane «devono fornire senza indugio» informazioni sulla gestione dei rifiuti in Campania per provare di aver risolto tutti i problemi riscontrati dalla Corte europea dei diritti umani (Cedu) che nel 2012 condannò il Paese per aver costretto i cittadini di Somma Vesuviana a vivere per mesi tra l’immondizia che si accumulava sulle strade in seguito all’emergenza rifiuti che la Regione ha attraversato tra il 1994 e il 2009.

Lo chiede il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa che ogni tre mesi valuta le azioni che gli Stati hanno fatto per rimediare alle violazioni riscontrate dalla Cedu. L’organo esecutivo «nota con rammarico che nonostante tutti gli sforzi compiuti da Strasburgo per ottenere le informazioni richieste nel 2019, che riguardano anche l’eliminazione delle ecoballe accumulate prima del 2009, le autorità italiane non hanno fornito alcun dato».

Pubblicità

La mancanza di informazioni da Roma, dice Strasburgo, desta «preoccupazione», anche perché «continuano a essere segnalate disfunzioni nello smaltimento dei rifiuti in Campania, nonostante la creazione di diversi meccanismi incaricati di vigilare sul funzionamento del ciclo di gestione dei rifiuti e prevenirne lo smaltimento illegale».

Strasburgo chiede spiegazioni sulle ecoballe

Pertanto ora il Comitato dei ministri, visto anche il tempo che è passato dalla condanna della Cedu, «sollecita le autorità a inviare senza ulteriori indugi informazioni sull’attuale funzionamento quotidiano del sistema di smaltimento dei rifiuti, sull’eliminazione delle ecoballe accumulate prima del 2009, e sul funzionamento pratico e il livello di coordinamento dei vari meccanismi di monitoraggio istituiti a livello nazionale».

Pubblicità Federproprietà Napoli

Strasburgo chiede infine a Roma di dimostrare che esiste un ricorso effettivo, a disposizione di chi si trovi a vivere tra l’immondizia che si accumula per le strade, per sollecitare la raccolta dei rifiuti e ottenere un risarcimento per il danno sofferto. Nella sentenza di condanna la Cedu disse che i cittadini non avevano a disposizione una via legale efficace per opporsi ed essere risarciti per la cattiva gestione dei rifiuti, e il comitato dei ministri ritiene che sia ancora il caso, e che quindi l’Italia debba crearne una.

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Funivia del Faito, le salme dei coniugi inglesi ancora in obitorio

I parenti si sono fatti vivi solo ieri Si sono fatti vivi ieri i parenti dei due coniugi britannici rimasti vittima del disastro della funivia...

Tenta di uccidere la moglie a martellate e si suicida: dramma a Torre Annunziata

La donna, 78 anni, è in prognosi riservata Dramma familiare questa sera nel cuore di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Un uomo di 91...

Ultime notizie

Nocera (SA): inaugurato centro antiviolenza “Artemisia”

Presso l'Ambito Territoriale S01_1. La Cooperativa Il Quadrifoglio: "un presidio di forza e speranza per il territorio" È stato inaugurato stamani Centro Antiviolenza "Artemisia", promosso...

Neanche la morte di Papa Francesco aiuta la sinistra a ritrovarsi

«Lorsinistri» ancora in scena con la «frustrazione da antifascismo» Come sempre anche stavolta i nodi sono venuti al pettine. Neanche la morte di Papa Francesco...

Funivia del Faito, domani il funerale del macchinista Carmine Parlato

Il Comune di Vico Equense proclama il lutto cittadino L’Amministrazione comunale di Vico Equense, «interpretando il sentimento dell’intera cittadinanza, proclama il lutto cittadino in occasione...