Rauti (FdI): «Afghanistan precipita nel caos e cosa fa Occidente?»

La senatrice: «Il Paese, dopo il progressivo ritiro delle Forze dell’Alleanza, ha visto il ritorno e la fulminea rivincita dei Talebani».

«Cosa farà l’Occidente? Resterà a guardare mentre, prima e peggio di ogni possibile previsione, l’Afghanistan precipita nel caos? Il Paese, dopo il progressivo ritiro delle Forze dell’Alleanza, lasciato alla sua transizione politica, ha visto il ritorno e la fulminea rivincita dei Talebani. Un dolore rabbioso rispetto all’impegno profuso dai nostri militari impegnati per due decenni in Missione e per il sangue versato; ed è un dramma per la popolazione civile costretta a fuggire».

Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, Capogruppo in commissione Difesa.

Pubblicità

«I Talebani si riprendono il Paese – continua -, dalle principali città simbolo alle province più piccole, ed ora gli estremisti islamici controllano già 15 capoluoghi provinciali su 34 e non avranno interesse alcuno ad accettare il cessate il fuoco nè allo svolgimento di elezioni politiche. La situazione è precipitata e dall’inizio dell’offensiva si stimano oltre 250 mila profughi, la cui maggioranza è rappresentata da donne e bambini; secondo l’Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr) tale numero “si somma ai 150 mila profughi registrati fra gennaio e maggio, portando complessivamente il totale dei rifugiati a 3,3 milioni di persone in tutto il Paese”».

«E se fino a ieri il Governo Draghi – sollecitato anche da Fratelli d’Italia con tutti gli strumenti parlamentari a disposizione – si stava occupando, tra lentezze burocratiche e qualche ritardo di troppo, di trasferire in Italia gli interpreti, con le loro famiglie, e quei cittadini afghani che avevano coadiuvato a vario titolo i contingenti italiani, ora tutto appare decisamente più difficile, travolto dall’ondata dei richiedenti asilo e dalle difficili vie di comunicazione e trasporto».

Pubblicità Federproprietà Napoli

«Quanto sta accadendo in Afghanistan potrebbe portare alla nascita di un nuovo califfato, intanto sicuramente sancisce la fine dei progetti di pace e di democrazia; con la rivincita talebana torna la minaccia terroristica alla sicurezza internazionale e si aprono nuovi spazi di egemonia per la Cina e per la Turchia di Erdogan. E l’instabilità bussa di nuovo alle porte di casa» conclude la senatrice.

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Riciclaggio e camorra: revocati i domiciliari per Massimiliano Di Caprio

L'imprenditore ora imputato per intestazione fittizia di beni Domiciliari revocati per l’imprenditore Massimiliano Di Caprio, 49 anni, coinvolto in una inchiesta della Dda sulle attività...

Sentenza choc per l’uomo che massacrò di botte l’ex, il giudice: «Va compreso»

L'ex marito assolto dall'accusa di maltrattamenti «Va compreso». Così il giudice del tribunale di Torino Paolo Gallo nelle motivazioni, anticipate da La Stampa, della sentenza...

Ultime notizie

Martina Carbonaro era ancora viva quando venne nascosta sotto l’armadio

La 14enne ha cercato di difendersi dai colpi di Alessio Tucci Da alcune lesioni riscontrate è ipotizzabile che Martina Carbonaro fosse ancora in vita quando...

Camorra, «botta e risposta» tra killer e vittima: 3 arresti nel Napoletano

Episodi nell'ambito degli scontri tra i clan Ferretti e Cipolletta Il 12 aprile 2024, in due, avrebbero cercato di uccidere a colpi d’arma da fuoco...

In Italia guerra è diventato sinonimo di riforma della giustizia

Torna alla Camera per la seconda lettura, crescono tensioni e scontri Non si può certo dar torto a Mattarella quando sottolinea che «il mondo ha...