Fondi europei, Moretta (commercialisti): «Task force di specialisti per spenderli in maniera efficace»

«Tra gli obiettivi principali del nostro Consiglio c’è quello di puntare alla specializzazione dei professionisti nella programmazione e progettazione dei fondi europei. Un passo fondamentale se vogliamo sfruttare tutte le enormi possibilità che l’UE ci offre attraverso il finanziamento delle misure tradizionali alle quali si aggiungono i fondi del programma Next Generation EU».

Lo ha dichiarato Vincenzo Moretta, presidente dell’Odcec Napoli, in apertura del webinar di presentazione del corso di “Progettazione dei Fondi europei” (III edizione) organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti ed Esperti contabili di Napoli in collaborazione con il Consorzio Promos Ricerche e con la Scuola di Governo del Territorio.

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«Per questo – ha continuato – sono molto soddisfatto della partenza della terza edizione del Corso dedicato interamente a questi obiettivi che vuole essere lo strumento per aiutare a spendere i fondi comunitari 2021-2027 con progetti sostenibili, creare figure di specialisti tra i commercialisti, con specifiche competenze in relazione all’accesso e all’uso dei fondi europei e delle risorse comunitarie, favorendo così, lo sviluppo sano e competitivo del nostro territorio, che con la pandemia necessita ancor di piu’ di risorse importanti per la ripresa».

A tracciare lo scenario internazionale nel quale orbitano le nuove opportunità finanziarie è stato l’eurodeputato del Pd, con delega ai Fondi europei, Andrea Cozzolino: «Ci troviamo di fronte a un vero e proprio Piano Marshall dal valore economico straordinario. L’Italia potrà contare su circa 90 miliardi di euro a fondo perduto, un terzo delle risorse complessive. La novità è un quadro di programmazione abbastanza unitario. Sia i fondi Next Generation che quelli dei Piani comunitari hanno le stesse prospettive e gli stessi obiettivi. Abbiamo di fronte a noi tre grandi sfide da vincere».

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«La transizione ambientale – afferma – che caratterizzerà lo sviluppo sostenibile in Italia e in Europa, quella digitale con un impatto sulle imprese e sui rapporti tra PA e cittadini e infine il Piano sociale sempre più forte per affrontare il tema delle diseguaglianze che saranno inevitabilmente dilatate al termine dell’emergenza pandemica. Ad una cosa dobbiamo fare attenzione».

«Le spese vanno programmati seriamente – conclude Cozzolino -, non siano utilizzate dallo Stato per coperture ordinarie. Questo richiede strutture adeguate. Parte delle risorse siano utilizzate per riformare il personale della PA colmando un deficit storico dello Stato italiano da sempre povero di competenze in questo settore».

Secondo Liliana Speranza (consigliere dell’Odcec di Napoli) «Con l’arrivo di tante risorse dall’Europa il Corso organizzato insieme al Consorzio Promos Ricerche e la Scuola di Governo del Territorio è assolutamente tempestivo. Attraversiamo un momento difficile per le imprese. Sono in arrivo 1824 mld di euro dei quali 1074 sui fondi quadro e 750 nel programma Next generation EU. Dobbiamo aiutare le istituzioni a spenderli bene. Per questo abbiamo bisogno di professionisti esperti. Non ci possiamo permettere di restituire tutti questi fondi all’Europa perché non sappiamo come spenderli».

I programmi della Regione Campania sono stati illustrati da Valeria Fascione, assessore all’Internazionalizzazione: «Abbiamo lavorato molto nella scorsa amministrazione sulle complementarietà nella gestione dei Fondi 2014 – 2020. Quando si lavora con strategia unitaria i risultati si hanno. Rafforzare la complementarietà è uno dei primi obiettivi anche per questa nuova programmazione. Le nostre parole chiave saranno tre. Continuità con la precedente gestione che ha identificato bene gli assi d’intervento; la seconda è Integrazione tra fondi Fesr e Fondo sociale europeo che non possono essere tenuti slegati; la terza è Concentrazione dei grandi programmi strategici. Siamo sicuri che proseguendo su questa strada consentiremo alla Campania di essere leader tra le regioni italiane come accaduto nella scorsa amministrazione».

Soddisfazione ha espresso Riccardo Realfonzo, direttore scientifico della Scuola di Governo del Territorio: «Ringrazio l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli per aver reso possibile la terza edizione del Corso. L’Italia oggi ha bisogno, ancora più del passato, di eccellenti europrogettisti».

«Solo così – sottolinea – potremo sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Recovery Plan e dunque dalla prossima programmazione europea. Per questo presentiamo una nuova edizione, rivista e aggiornata, del nostro corso sulla progettazione e gestione dei fondi europei, che permetterà di approfondire, attraverso alcuni project work, i programmi dedicati alla ricerca, alle politiche, alla formazione, al green e in particolare alle piccole e medie imprese, incluse start up».

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