Violenza sulle donne, domani la giornata mondiale contro i maltrattamenti

Il 25 novembre è una data sicuramente da ricordare. Domani infatti ricorrerà la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ancora oggi, purtroppo, si assistono a episodi che destano molta preoccupazione dal punto di vista sociale e umano.

Secondo i dati diramati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, risultano in aumento gli episodi di stupro, violenza, aggressioni e stalking denunciati. Il problema si è ancora di più accentuato con l’attuale situazione sanitaria che nel primo periodo di lockdown ha fatto registrare una ulteriore crescita delle telefonate al numero d’ascolto. Nello stesso tempo però sono in aumento anche le donne che non denunciano. Tante le violenze compiute tra le mura domestiche e molte vittime preferiscono tacere per paura di ritorsioni.

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La giornata è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 e la data del 25 novembre è stata scelta da un gruppo di attiviste riunitesi nell’incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi tenutosi di Bogotà nel 1981.

Si tratta di una data scelta per ricordare l’assassinio delle tre sorelle Mirabal nel 1960; donne rivoluzionarie ribellatesi al regime dittatoriale presente nella Repubblica Dominicana. In quell’anno le sorelle Mirabal furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone, strangolate e gettate da un precipizio a bordo della loro auto, in modo tale che tutto sembrasse un incidente.

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Diverse le iniziative organizzate in ambito nazionale per tale ricorrenza. A Finale Ligure, per esempio, è stata promossa una campagna di sensibilizzazione. Verranno scattate delle foto a chi vorrà partecipare all’iniziativa e per poi essere pubblicate sui social il 25 novembre con l’hashtag #nonstozitta. «C’è bisogno di donne che vogliano metterci la faccia, che per questa campagna di sensibilizzazione indosseranno la mascherina che copre la bocca, ma non la chiude. Perché, nonostante tutto, non dobbiamo stare zitte», è questo lo slogan dell’iniziativa.

Anche Ponderano, piccolo paese in provincia di Biella, si prepara alla ricorrenza del 25 novembre. «Questo è un anno difficile a causa della pandemia in corso. Abbiamo, infatti, assistito ad una crescita inquietante del numero delle segnalazioni di violenze domestiche durante il lockdown», ha spiegato l’assessore alle Politiche di genere Ilaria Zaccaria. «Ci tengo personalmente – continua – a sensibilizzare la comunità perché ognuno di noi si senta realmente responsabile denunciando e contrastando le forme di odio che colpiscono le donne».

Altra iniziativa fondamentale, si terrà in videoconferenza il 25 novembre alle ore 14:30. La Commissione regionale per l’eguaglianza dei diritti e delle pari opportunità della Calabria ha organizzato «Fatti di parole! Il rispetto che genera amore» a Reggio Calabria. A renderlo noto, è la presidente della Commissione Cinzia Nava.

Domenica 29 novembre, invece, è prevista l’edizione virtuale della corsa solidale dell’associazione Women in Run in collaborazione con AICS. Un evento che si terrà virtualmente a causa della Pandemia per manifestare il dissenso contro ogni forma di sopruso e disuguaglianza. Tutto il ricavato della corsa sarà devoluto in beneficienza all’associazione di volontariato WeWorld Onlus e al Centro Donna di Cesenatico, al fine di finanziare progetti essenziali per la prevenzione e il contrasto.

«Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentirsi grande», è questa la frase che accompagnerà la giornata per ricordare le vittime di episodi di maltrattamenti e soprusi. Per denunciare le aggressioni è attivo il numero di telefono 1522. Il servizio è gratuito, attivo 24 ore su 24.

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