Campania, Fratelli d’Italia Napoli: «Grave crisi della ristorazione. Vicini agli operatori»

«Fratelli d’Italia al fianco delle categorie partenopee. I ristoranti come le pasticcerie, pizzerie, bar, pub, gastronomie, operatori della movida rappresentano il tessuto economico e sociale del territorio partenopeo come di tutta la regione Campania, vere imprese artigiane, sono in gravissima difficoltà per i provvedimenti restrittivi ‘anti contagio’ adottati da Governo e Regione. Diverse centinaia di esponenti delle categorie si sono riuniti davanti il palazzo della Giunta Regionale a Santa Lucia a Napoli, per iniziativa della Fipe – Confcommercio del presidente Massimo Di Porzio. Una manifestazione per chiedere al Presidente della Regione, la possibilità di sospendere le nuove ordinanze» lo affermano in una nota gli esponenti di Fratelli d’Italia, Rosario Lopa e Alfredo Catapano, responsabile Provinciale commercio e piccola media impresa.

«Saremo tentati di considerare i provvedimenti del demagogo di Santa Lucia, come una grave ingiustizia, con la consapevolezza che non ci sia nemmeno la volontà di rimediarvi. Le disposizioni della Regione stanno creando confusione anche negli esercenti. Le categorie maggiormente penalizzate alzano la voce sulle assurde e difficilmente praticabili indicazioni del provvedimento della Regione Campania e della pletora di esperti» sottolineano.

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«I diversi annunci di De Luca con le sue relative ordinanze e i continui Dpcm del Governo Conte hanno, a nostro avviso, dell’assurdo e del paradossale. Gli annunci di nuovi lockdown e le misure intraprese dal premier e dai suoi alleati (Di Maio Fico Zingaretti e company) possono diventare la morte definitiva per il commercio, la ristorazione, gli operatori della movida e per le piccole e medie imprese del nostro territorio. Aziende che ancora devono riprendersi dai tre mesi di chiusura e dalla mancata ripresa a margine della prima fase del contagio da Covid-19. Fino a ora le imprese campane non hanno avuto nessun aiuto da parte delle istituzioni nazionali né tantomeno da quelle locali che nonostante i numerosi annunci non hanno dato seguito agli impegni assunti».

«Con questi continui annunci e richieste al Governo (non legittimato dal voto degli italiani) Palazzo Santa Lucia, ammette la propria sconfitta. In tutti questi mesi non ha organizzato, nè in risorse umane che in termini strutturali, i comparti regionali della sanità e dei trasporti, così da poter far fronte all’annunciata seconda ondata, facendo emergere la triste realtà: tutto quello fatto fino a ora era solo a scopo di immagine elettorale ma senza una reale programmazione a tutela dei cittadini» affermano.

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«Viene contestata – spiegano – anche la limitazione sull’orario sull’afflusso delle clientela. Nessuno discute la necessità di una ripresa graduale e controllata, ma allo stesso tempo non si possono avallare provvedimenti di fatto inattuabili. Siamo fermamente convinti che si è voluta dare una interpretazione non del tutto conforme del provvedimento, orientato a impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l’attività nel solo caso fosse presente il consumo sul posto o la somministrazione di prodotti».

«Dall’inizio della crisi sanitaria da Covid-19, gli interventi governativi, regionali e comunali, hanno consentito ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, nel rispetto delle misure di prevenzione, di proseguire l’attività anche con possibilità di asporto di prodotti. Qui la nostra riflessione: quale rischio maggiore di una qualunque altra attività di vendita di prodotti di generi necessari tra alimentari e quant’altro, consentite, avrebbe potuto provocare un ristorante, pasticceria, pizzeria, gastronomia, bar o una gelateria che avesse organizzato la sua attività seguendo i protocolli anticovid? E’ per noi una palese discriminazione» affermano gli esponenti di Fratelli d’Italia.

«Siamo qui, come più volte ribadito dalla nostra leader nazionale Giorgia Meloni, per essere parte attiva al fianco del disagio fiscale che sta colpendo la nostra nazione ed intercettare le loro richieste per sottoporle all’attenzione delle istituzioni locali e del Governo nella speranza di una vera cooperazione istituzionale». «Lopa e Catapano, unitamente a Nello Savoia, e Roberto Della Ragione, sottoprranno nell’immediato, le problematiche al presidente Meloni, al fine di dar voce a queste categorie, che purtroppo, sono da annoverare tra le troppe dimenticate in questa fase emergenziale» conclude la nota.

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