Casal di Principe, Natale si dimette e attacca: «Maggioranza deve trovare una sintesi»

In vista delle prossime elezioni amministrative

Quasi alla fine del suo mandato decennale, il sindaco Renato Natale di Casal di Principe, eletto con il sostegno di liste civiche, si dimette per lanciare una segnale alla sua maggioranza, «incapace di raggiungere una sintesi ed indicare un candidato unitario per le elezioni comunali previste per l’8 e il 9 giugno».

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«Sarà l’effetto della normalizzazione raggiunta da Casal di Principe dopo decenni di dittatura criminale – osserva Natale nella conferenza stampa convocata in Comune – ma questa eccessiva dialettica interna alla maggioranza rischia di condizionare quella stabilità amministrativa raggiunta negli ultimi dieci anni grazie al contributo di tutti gli assessori e i consiglieri. Una stabilità che ci ha permesso, lavorando sulla trasparenza, sui beni confiscati e sulla memoria, di raggiungere il primo risultato che ci eravamo posti, ossia di recuperare l’immagine di Casal di Principe, a lungo danneggiata e identificata con il clan».

Un periodo buio ormai superato, «visto che oggi i Casalesi sono i cittadini di Casal di Principe»; come sembra ormai esaurito il tempo del clan dei Casalesi, la cui sconfitta è stata probabilmente decretata dal pentimento, avvenuto in queste settimane, del più iconico tra i boss della cosca, quel Francesco «Sandokan» Schiavone che fino a pochi mesi fa era considerato il capoclan più irriducibile. «Questa collaborazione – dice sicuro Natale – è la definitiva sconfitta della camorra».

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La coesione politico-amministrativa

Anche per Natale è ormai esaurito il tempo di guidare un Comune affrancato dai condizionamenti criminali, ma ancora bisognoso di una guida sostenuta dal più ampio schieramento possibile, «perché solo la coesione politico-amministrativa può generare efficienza della macchina comunale, come dimostrato in questi dieci anni, in cui anche i partiti si sono messi da parte per il bene della città».

La decisione di Natale di dimettersi serve soprattutto «da stimolo per la maggioranza», i cui esponenti si stanno confrontando da giorni senza trovare però la quadra. «Le dimissioni diventeranno irrevocabili tra venti giorni – evidenzia il sindaco – un tempo adeguato perché si arrivi, è il mio auspicio, ad una candidatura unitaria, anche perché il termine scadrà a pochi giorni dalla presentazione delle liste elettorali».

«Ma non voglio trovarmi a dover fare il sindaco negli ultimi giorni del mandato con gli esponenti della mia maggioranza che si guardano storto. Voglio però ancora sperare che le apparenti divisioni possano essere superate in una rinnovata e più decisa unità nel nome del nostro riscatto. Queste donne e questi uomini che mi hanno accompagnato in questi lunghi anni, hanno in sé le competenze, l’etica e la volontà di continuare la nostra rinascita, anche senza di me» conclude il sindaco di Casal di Principe.

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