Il ministro: è culla della democrazia
«Oggi il Mediterraneo sta riguadagnando un ruolo centrale perché sta diventando luogo di sintesi di ciò che viene dall’Africa e dall’Asia. Secondo me ritornerà ad assumere un ruolo geopolitico cruciale». Lo sottolinea, in un passaggio del suo intervento alla 4a Venice Soft Power Conference, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «La nozione di ‘grande mare’ che ha non è legata alla sua estensione geografica ma alle culture che conta lungo le sue sponde. Tante culture che si contaminano, che anche si contrastano, ma anche luogo in cui può nascere un dialogo – aggiunge – in un mondo in cui c’è in atto uno scontro tra il modello anglosassone e il modello dell’Asia, soprattutto la Cina capofila, che mette in discussione la democrazia, valore molto grande, noi siamo in mezzo. Il Mediterraneo è culla della democrazia e difendendo il nostro essere Mediterraneo, difendiamo la democrazia».
Una direzione in cui va il piano Mattei del Governo, ricorda Sangiuliano, il cui obiettivo è «far sì che questa area possa riconquistare il suo ruolo centrale nella scacchiere mondiale. Il Mediterraneo è stato anche culla della mitologia – conclude il ministro – la razionalità è importante e nella storia aiuta. Nei momenti di difficoltà però ci vuole anche un po’ di cuore, di mitologia appunto, per superare le sfide».
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