Governo, a settembre un nuovo pacchetto sicurezza: più Cpr e espulsioni

Sarà presentato al Consiglio dei ministri a settembre

Un incontro durato circa due ore, dopo l’ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva. La premier Giorgia Meloni e il ministro degli Interni Matteo Piantedosi hanno messo a punto la road map del nuovo pacchetto sicurezza che sarà presentato al Consiglio dei ministri a settembre. Delineati una serie di interventi che vanno dal rafforzamento delle dotazioni all’ampliamento degli organici delle forze dell’ordine. E in cantiere ci sono anche una stretta sulle espulsioni dei migranti irregolari e un inasprimento delle pene per gli autori di aggressioni o azioni violente ai danni di appartenenti alle forze dell’ordine.

Era stato lo stesso capo del Viminale, dopo il femminicidio di Rovereto, il brutale omicidio della sessantenne Iris Setti per mano di un cittadino irregolare e senza fissa dimora, ad annunciare una serie di iniziative da presentare in uno dei primi Consigli dei ministri dopo la pausa estiva. «Siamo già al lavoro per presentare un pacchetto di norme per rafforzare ancora tutti gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per contrastare i più ricorrenti fenomeni criminali e di insicurezza dei cittadini», aveva annunciato Piantedosi che sull’episodio di Rovereto ha sollecitato al Capo della polizia approfondimenti per capire «se c’è stato qualcosa che non ha funzionato» in termini di prevenzione.

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I provvedimenti

Nell’incontro di lunedì sera a palazzo Chigi si sono dunque gettate le basi, «delineati i contorni» dei provvedimenti a cui il Viminale lavorerà nelle prossime settimane. Si punterà a nuovi innesti negli organici. Più uomini nei vari corpi di polizia al fine di garantire «una maggiore presenza di agenti in strada», ma anche più mezzi: saranno aumentate le dotazioni e verranno messi a punto strumenti per una migliore qualificazione della polizia locale.

Previsti anche provvedimenti ad hoc per il contrasto al fenomeno della baby gang e, più in generale, al contrasto della violenza minorile innalzando i livelli di sicurezza nelle città. Il capitolo centrale del pacchetto è però legato alle espulsioni dei migranti irregolari e in particolare di quei soggetti tra loro problematici e pericolosi, con alle spalle comportamenti violenti.

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L’obiettivo del Viminale è quindi quello di aumentare la presenza sul territorio di Centri per il rimpatrio (Cpr) da un lato, e snellire le procedure e rendere più rapido l’allontanamento per i soggetti che danno segnali ripetuti di pericolosità sociale dall’altro.

Molteni: velocizzare l’allontanamento dei soggetti pericolosi e violenti

«Il presidente del Consiglio e il ministro – ha spiegato il sottosegretario all’interno Nicola Molteni che ha partecipato al comitato per l’ordine e per la sicurezza a Rovereto – hanno avvertito la necessità di presentare un pacchetto di sicurezza per velocizzare l’allontanamento dei soggetti pericolosi e violenti». La volontà, spiega, è quella di «avere delle procedure semplificate che possano consentire a soggetti con un profilo criminale importante o patologie di natura psichiatrica di non rappresentare un pericolo per il territorio».

La modifica normativa che il governo sta studiando, dice dunque Molteni, è quella di «consentire l’immediato allontanamento attraverso i Centri di permanenza per i rimpatri». «Il governo sta andando nella direzione giusta» commenta il segretario del Coisp Domenico Pianese che però avverte: «serve un intervento anche sulla normativa penale, proprio per evitare che questi soggetti, socialmente pericolosi e che reiterano reati violenti, possano beneficiare di sconti di pena o attenuanti che andrebbero a vanificare l’operato delle forze dell’ordine».

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