A Ischia ressa agli imbarchi: pendolari e turisti abbandonati in attesa di un traghetto

I biglietti per Napoli esauriti già dal primo pomeriggio. Migliaia dirottati su Pozzuoli, altri rimasti a terra

Come ogni anno, con l’incalzare della stagione estiva ecco ripetersi il consueto problema delle resse ai porti da parte di migliaia di individui divisi tra vacanzieri e pendolari che, di domenica sera, cercano disperatamente di imbarcarsi per il rientro dopo aver trascorso la giornata o il fine settimana sulle isole nostrane.

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Ieri, domenica 23 luglio, al porto di Ischia scene da embargo; intere famiglie, quelle più fortunate, moltissime delle quali con bambini e neonati hanno trovato conforto all’interno delle aree di aspetto, per fortuna refrigerate, messe a disposizione delle compagnie marittime. Per tante altre il calvario è stato al sole, lungo i tratti di banchina; enormi bivacchi di gente ammassate in luoghi di fortuna, tutte nella speranza che un proprio glorioso familiare tornasse con i tanto agognati biglietti.

Già nel primo pomeriggio i posti disponibili su aliscafi e traghetti per Napoli risultavano esauriti. Sul posto scene di grande drammaturgia classica; uomini, per lo più padri di famiglia battevano i pugni sul tavolo pretendendo un biglietto per l’imbarco sul primo mezzo disponibile per Napoli mentre molte donne, manifestavano scene di sofferenza per veri o presunti malesseri.

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Le evidenti carenze organizzative

A causa di tutto ciò molti pendolari sono stati costretti a ripiegare su un traghetto di fortuna che sbarcava a Pozzuoli. Sul cargo, stipati fino al limiti della massima capienza migliaia di persone; tantissime, al punto che gli impianti di condizionamento, complice le eccezionali temperature di ieri, non sono stati in grado di refrigerare tutti i saloni; in molte aree si soffriva di asfissia. Tanta era l’umidità raccolta dagli impianti che da alcuni split hanno iniziato a sgorgare quantità copiose di acqua che ricadeva direttamente sui passeggeri.

Il perpetuarsi di quanto avvenuto conferma le evidenti carenze organizzative sulla gestione del traffico dei pendolari durante il fine settimana; Se è vero che la responsabilità è da imputare alla negligenza ed al pressapochismo di questi avventurieri della domenica è comunque evidente che esistono da parte delle Autorità e delle Società Marittime delle carenze quantomeno sulla comunicazione.

Sarebbe infatti opportuno potenziare la divulgazione di avvisi agli utenti preavvisandoli, al momento della partenza o durante la traversata dei rischi che potrebbero riscontrare sulla reperibilità dei ticket d’imbarco nelle giornate di alto traffico. Una più incisiva opera di sensibilizzazione spingerebbe gli utenti ad una migliore pianificazione e quindi un miglior servizio.

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