Parolisi intervistato da «Chi l’ha visto», il fratello di Melania: «Rabbia, permessi vengano revocati»

L’ex militare: l’avevo tradita ma non l’ho uccisa

«Se trovassi un lavoro potrei uscire, ma chi me lo dà un lavoro quando sentono il mio nome e cognome, scappano, fanno il deserto». Lo ha detto Salvatore Parolisi, in permesso premio dal carcere di Bollate dove è recluso dopo la condanna a 20 anni di carcere per aver ucciso sua moglie Melania Rea, in una intervista esclusiva a «Chi l’ha visto?».

«Mi hanno dato 12 ore di permesso dopo 12 anni», ha detto Parolisi parlando per la prima volta dopo la condanna e spiegando di aver «tradito Melania più volte ma non l’ho uccisa. E con Ludovica era una solo una scappatella». Parolisi ha già scontato 12 anni, può ora usufruire dei permessi giornalieri. La famiglia Rea continua a combattere contro la possibilità che il militare possa ottenere uno sconto di pena o permessi premio.

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La reazione del fratello di Melania Rea

La sua interivista ha scatenato la reazioni della famiglia della povera vittima. «Rabbia. Questo ho provato, da fratello di Melania ma anche da uomo, vedendo l’intervista a Salvatore Parolisi. Rabbia per quello che è stato e per quello che è, sebbene il personaggio non mi faccia ormai più né caldo né freddo, e non meriti niente. Io voglio solo giustizia, la continuo a cercare e farò di tutto per averla». A parlare all’Adnkronos è Michele Rea, fratello di Melania. «L’intervista si commenta da sola – dice Michele – Il personaggio, purtroppo, lo conosciamo. Diciamo che ad oggi ha comunque quell’aria spavalda e di rifiuto contro il personaggio femminile».

«Dicono che il carcere riabiliti, soprattutto nelle relazioni interpersonali, io credo che lui sia peggiorato in questi anni e lo ha dimostrato proprio ieri (martedì, ndr.). Non mi sembra il caso che dopo 12 anni un assassino del genere possa uscire, rifarsi una vita e avere contatti con altre persone, con la società. Dodici anni – ribadisce il fratello di Melania – La vita di una persona, di una mamma, di una ragazza uccisa in quel modo vale così poco? Tanto si è fatto in questi anni per il femminicidio, ma tanto si deve ancora fare. Se il processo si fosse fatto oggi, Parolisi sarebbe stato condannato all’ergastolo. Spero si faccia qualcosa, che questi permessi, dopo quanto accaduto ieri (martedì, ndr.), vengano revocati».

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