Governo, la riforma della Giustizia di Nordio approda in Cdm

Una parte dell’opposizione apre

Abrogazione del reato di abuso di ufficio anche perché «vede oggi una applicazione minimale» da parte delle corti italiane, «lo squilibrio tra iscrizioni della notizia di reato e decisioni di merito, rimasto costante anche dopo le modifiche volte a ricondurre la fattispecie entro più rigorosi criteri descrittivi, è indicativo di una anomalia».

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Viene circoscritto l’ambito del reato di traffico di influenze, l’avviso di garanzia dovrè contenere una «descrizione sommaria del fatto», il pubblico ministero non potrà «proporre appello rispetto a sentenze di proscioglimento relative a reati di contenuta gravità», si prevede «un duplice ordine di modifiche alla disciplina delle misure cautelari personali: l’estensione del contraddittorio preventivo e la collegialità nella decisione sulla richiesta di applicazione della custodia in carcere in fase di indagini».

Si introduce una stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni: verrà escluso il rilascio di «copia delle intercettazioni di cui è vietata la pubblicazione», quando «la richiesta è presentata da un soggetto diverso dalle parti e dai loro difensori», si «amplia l’obbligo di vigilanza del pubblico ministero sulle modalità di redazione dei verbali delle operazioni (c.d. brogliacci) e, rispettivamente, il dovere del giudice di ‘stralciare’ le intercettazioni, includendovi – oltre ai già previsti ‘dati personali sensibili’ – anche quelli «relativi a soggetti diversi dalle parti».

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Sono queste alcune delle norme previste dalla riforma della Giustizia che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi. Un disegno di legge che propone modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento giudiziario. Il lavoro del Guardasigilli Nordio è frutto anche delle interlocuzioni con la maggioranza.

Una parte dell’opposizione apre

Lo fa per esempio Azione-Iv. «Il ddl Nordio ha contenuti apprezzabili. Molti temi (abuso d’ufficio, intercettazioni, interrogatorio ante misura cautelare, collegiale per gli arresti) sono in nostre Pdl depositate. Sulla prescrizione interverremo in Parlamento. I magistrati provano subito a condizionare l’iter», dice Costa. «Credo che una riforma in senso garantista, con un ritrovato equilibrio tra i poteri, sia una priorità per il paese», afferma Paita. Anche una parte del Pd, la convinzione dei centristi potrebbe non chiudere, c’è la spinta degli amministratori anche dem riguardo al reato di abuso d’ufficio, il ‘refrain’.

FI ha intenzione di dedicare la riforma della Giustizia a Berlusconi. «E’ un passo importante verso un processo davvero giusto», sottolinea il viceministro del dicastero di via Arenula Sisto che poi parla del Cavaliere, «ha subito tanto, troppo, a causa della Giustizia». Un riconoscimento alla determinazione dell’ex premier arriva dall’ex premier D’Alema che al Corriere, alla domanda se Berlusconi ha avuto qualche ragione nel ritenersi perseguitato da alcuni giudici, risponde «probabilmente sì».

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