Manichino impiccato della Meloni: la Digos esegue 12 misure cautelari

Venne attaccato alla base delle Due Torri di Bologna

La Digos di Bologna ha eseguito 12 misure cautelari nei confronti di altrettanti attivisti dei collettivi bolognesi Cua e Cybilla. I provvedimenti si riferiscono all’episodio dello scorso novembre quando un manichino raffigurante la presidente del consiglio Giorgia Meloni venne appeso al termine di una manifestazione nel centro di Bologna e all’occupazione dello spazio chiamato Beyoo di via Serlio. Si tratta di dieci obblighi di firma e due divieti di dimora. L’attività è stata coordinata dalla procura.

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I 12 attivisti destinatari delle misure sono indagati, a vario titolo, per i reati di vilipendio, minaccia aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e danneggiamento. Questi ultimi reati sono riferiti anche all’assalto compiuto al supermercato Conad di via Indipendenza, costretto a chiudere dopo che durante la manifestazione dello scorso 10 novembre erano state imbrattate di vernice con un compressore le vetrine, spaventando personale e clienti che erano all’interno.

Il corteo si era poi concluso in piazza di Porta Ravegnana, sotto le Due Torri, dove era stato appeso un manichino con le sembianze di Giorgia Meloni a testa in giù. Gli attivisti indagati sono ritenuti ‘i vertici’ dei due collettivi e risultano tutti residenti o domiciliati a Bologna.

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