Rapinarono mille euro a ragazzo, 4 arresti a Castellammare

Vittima prelevata con forza in strada e portata al bancomat

Circondarono un ragazzo, prelevandolo quasi con la forza da un gruppo di amici e portandolo ad un bancomat a prelevare mille euro, che si sono fatti consegnare. Era il 6 febbraio scorso e accadeva a Castellammare di Stabia.

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Oggi la svolta, con l’arresto di quattro persone, due maggiorenni e due minorenni, raggiunti da due ordinanze eseguite dal personale del commissariato di polizia stabiese ed emesse dai gip del tribunale di Torre Annunziata e del tribunale per i minorenni di Napoli su richiesta rispettivamente della Procura di Torre Annunziata e della Procura per i minorenni di Napoli.

I quattro arrestati sono accusati a vario titolo di rapina aggravata, mentre uno dei maggiorenni è accusato anche di estorsione. La vicenda è avvenuta sull’arenile adiacente la villa comunale, dove quattro giovani di Castellammare di Stabia avevano avvicinato un gruppo di ragazzi, tutti provenienti dall’agro nocerino-sarnese.

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In tali circostanze, tre dei quattro stabiesi prima avevano isolato la vittima e successivamente l’avevano accerchiata e costretta, con la forza e sotto minaccia, a seguirli. I tre, tenendo costantemente sotto il proprio dominio il giovane, lo avevano condotto presso uno sportello bancomat e, sempre sotto minaccia, lo avevano costretto ad effettuare un prelievo di mille euro e a consegnare loro il denaro. Ottenuti i soldi, i tre stabiesi avevano fatto ritorno nella zona della villa comunale insieme alla vittima, per poi lasciarla poco distante.

La vittima si era quindi unita alla propria comitiva, insieme alla quale era rimasto l’altro giovane facente parte del gruppo di ragazzi stabiesi. Nel frattempo gli amici della vittima, preoccupati per le sorti dell’amico, che era stato visto allontanarsi, avevano contattato le forze dell’ordine.

Le successive indagini hanno consentito di raccogliere un grave quadro indiziario a carico di un maggiorenne e di due minorenni, quali probabili autori della rapina, mediante l’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, seguite da perquisizioni e sequestro ed analisi della copia forense dei telefoni cellulari sequestrati ai minori indagati.

L’esame delle chat acquisite ha in particolare consentito di delineare un grave quadro di indizi a carico dell’altro soggetto maggiorenne per il reato di estorsione. Quest’ultimo, infatti, appartenente ad una famiglia vicina ad un noto clan camorristico della città, avuta notizia della rapina compiuta dagli ”amici”, avrebbe chiesto, con minaccia, agli stessi di corrispondergli parte del profitto.

I due maggiorenni sono stati portati nel carcere napoletano di Poggioreale, mentre gli altri due sono stati sottoposti alla misura cautelare della custodia in un istituto per minori.

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