Per il ministro russo: «Kiev rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi»
L’Ucraina rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi cariche di grano e cereali attualmente bloccate nei porti. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato dall’agenzia di stampa russa Interfax. E ha aggiunto che l’Ucraina ha piazzato delle mine nei porti dove si trovato le navi cariche di grano impedendogli di partire.
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«Speriamo e ci aspettiamo che la finalizzazione della nostra operazione militare e il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi contribuiscano a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati. Inoltre, costringerà l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati» ha detto secondo Interfax.
Il ruolo delle Nazioni Unite
«Il Segretariato delle Nazioni Unite – ha aggiunto – ha perso l’occasione di raggiungere una soluzione politica della crisi ucraina ignorando il mancato rispetto degli accordi di Minsk da parte di Kiev».
«Parlando di un ruolo più ampio di quello strettamente umanitario che le Nazioni Unite avrebbero potuto svolgere, con mio profondo rammarico, il Segretariato delle Nazioni Unite, compreso il segretario generale, hanno perso l’occasione di raggiungere una soluzione politica a causa dell’assoluta mancanza di reazione allo sfacciato sabotaggio della risoluzione 2022 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha approvato gli accordi di Minsk, da parte del regime di Kiev per i lunghi sette anni», ha affermato in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il ministro degli Esteri dell’Oman Sayyid Badr al-Busaidi.
Per quanto riguarda la situazione energetica Lavrov ha spiegato che «Abbiamo abbastanza acquirenti per i nostri idrocarburi, lavoreremo con loro e lasceremo che l’Occidente paghi molto di più di quanto ha pagato la Federazione Russa e spiegheremo alla sua popolazione perché sarà più povera»
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