Sblocco degli sfratti, Federproprietà Napoli: «Serve il fondo per la morosità incolpevole»

di Redazione

Un aiuto concreto per inquilini impossibilitati a pagare e proprietari

A Napoli si sta vivendo un dramma sociale e dal Comune per ora, non sono arrivate ancora risposte concrete. Ci sono ben 10mila famiglie su cui pende lo sfratto ormai diventato esecutivo dopo che il 31 dicembre scorso è scaduto il provvedimento voluto dal governo Conte bis per bloccarne l’esecutività.

Il blocco degli sfratti fu voluto per aiutare le tante persone colpite economicamente dalle restrizioni attuate per la pandemia e impossibilitate a pagare l’affitto. Un aiuto concreto per queste persone ma che, ha colpito duramente i proprietari delle case che per mesi non hanno ricevuto quanto gli era dovuto. Ma che, per tutta risposta, hanno dovuto pagare le imposte come se gli affitti li avessero percepiti. Oggi però il «bubbone» sembra pronto a esplodere.

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La ripresa economica è ancora lontana e molte famiglie sono impossibilitate a pagare i molti affitti arretrati e in più c’è l’impennata dell’inflazione, l’aumento delle bollette, l’aumento del costo della vita. Circostanza che mette in seria difficoltà anche i locatari. «Per aiutare sia inquilini che proprietari immobiliari c’è bisogno di attuare il fondo per la morosità incolpevole introdotto dall’articolo 6 del decreto legge n. 102/2013» afferma Federproprietà Napoli, associazione di proprietari immobiliari.

Schifone: «Manfredi pensi alle vere emergenze sociali»

«A ottobre scorso – spiega l’associazione – se ne parlò durante una riunione in prefettura con i rappresentanti della regione Campania, della città metropolitana di Napoli, del comune di Napoli, dell’autorità giudiziaria, dei sindacati e delle associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini. A metà gennaio scorso Palazzo San Giacomo fece trapelare la notizia che si stava provvedendo all’iter per avviare l’avviso pubblico sulla morosità incolpevole». Da gennaio a oggi però si è registrato solo un silenzio assoluto.

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«Il sindaco di Napoli è troppo impegnato per pensare alle vere emergenze sociali che attanagliano la città. Invece di aiutare sta concordando con il governo Draghi, l’aumento dell’Irpef dello 0,1% per l’anno 2023 e un ulteriore 0,1% dall’anno 2024. In pratica sta stringendo ancora di più il cappio intorno al collo di tantissimi cittadini» ha commentato Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli.

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