Bollette, l’idea del Governo: tassare profitti delle società energetiche. Lega e M5S: serve scostamento di bilancio

Fratelli d’Italia chiede un cambio di passo: «Si rischia lockdown produttivo e industriale»

Il governo Draghi starebbe studiando la soluzione più adatta per intervenire in favore delle attività più colpite dalle restrizione anti-Covid, discoteche in testa, ma anche contro il caro bollette. Sul tavolo di Palazzo Chigi dovrebbe arrivare anche i risarcimenti per chi ha subito danni dai vaccini. Il tutto dovrebbe avvenire in un nuovo decreto sostegni. Le modalità però dividono le forze di maggioranza.

Il Mef starebbe lavorando a un piano di intervento di soli 2 miliardi per evitare di ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio che porterebbe inevitabilmente a tempi più lunghi ma la cifra è nettamente insufficiente a coprire i bisogni necessari. Soprattutto sul fronte del caro bollette. La Lega ha chiesto di intervenire in maniera più decisa. «Gli aumenti – fanno sapere dal Carroccio – rischiano di pesare su famiglie e imprese per 50 miliardi. Proprio per questo la Lega chiede al governo di intervenire subito con un decreto da almeno 30 miliardi per scongiurare blackout e salassi».

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La Lega: «L’energia e le bollette saranno l’emergenza nazionale del 2022»

Il ministro Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa ha spiegato che è «opinione condivisa all’interno del governo che gli extra-profitti di coloro che, in relazione a questa situazione del tutto particolare, stanno registrando, debbano in qualche modo contribuire alla fiscalità generale, per permettere di intervenire nei confronti delle categorie più svantaggiate». E ha aggiunto: «Le modalità le sta studiando il ministero dell’Economia, ma credo che si andrà in questa direzione».  Per Matteo Salvini, «l’energia e le bollette saranno l’emergenza nazionale del 2022, che non tutti hanno percepito. Ho chiesto a Draghi entro gennaio uno sforzo in più, soprattutto per le imprese, contro il caro energia».

Le proposte dei Cinquestelle

L’idea di tassare i profitti delle società energetiche piace anche ai Cinquestelle, che l’hanno inserita in un pacchetto di 4 proposte contro il caro-bollette. Il leader Giuseppe Conte le ha spiegate così. Prima di tutto «l’azzeramento dell’Iva 2022 sull’aumento delle bollette rispetto ai prezzi medi del 2021».

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Poi, «un contributo di solidarietà da parte degli operatori che hanno ottenuto importanti profitti – senza aumento di costi – dai rincari di questi mesi». Ancora, «un fondo di garanzia per gli accordi di fornitura di energia elettrica rinnovabile a lungo termine». Infine, «il pagamento delle bollette va rateizzato». Conte chiede che «si vada subito in Cdm per i ristori», e annuncia: «Non basteranno pannicelli caldi e cifre modeste, va alzata l’asticella, e il M5S è pronto a sostenere un nuovo scostamento di bilancio».

Giorgia Meloni: «Non c’è più tempo da perdere»

Per Fratelli d’Italia si rischia «un lockdown produttivo e industriale, una partita cruciale sulla quale serve un cambio di passo del Governo Draghi. Non c’è più tempo da perdere». Il partito di Giorgia Meloni «raccoglie l’allarme lanciato dai produttori del comparto agro-alimentare. Tra i settori più colpiti, per effetto degli aumenti delle materie prime e dell’energia, c’è anche quello della pasta: secondo le previsioni un chilo di pasta potrebbe arrivare a costare entro fine gennaio 1 euro e 52 centesimi, con un rincaro del 38% sul prezzo».

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