Appalti truccati all’Asl Na 3 Sud, confiscati beni per 7 milioni

Scoperta una presunta organizzazione a delinquere ritenuta contigua al clan dei Casalesi

La Guardia di finanza di Lucca, con il supporto delle fiamme gialle di Caserta e L’Aquila, ha eseguito un provvedimento di confisca di beni, emesso dal tribunale di Firenze, per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro. Il provvedimento, spiega una nota, trae origine da un’operazione dei finanzieri lucchesi e della Dda fiorentina che negli anni scorsi ha portato alla scoperta di una presunta organizzazione a delinquere, con base a Lucca e contigua al clan camorristico dei Casalesi, dedita all’illecita aggiudicazione di appalti, alle frodi nelle pubbliche forniture e al riciclaggio dei relativi proventi illeciti in aziende toscane e campane.

Tra i beni confiscati, già oggetto di un sequestro preventivo nel 2020, 26 conti correnti, 2 auto, 8 società, 18 locali a uso commerciale, 32 abitzioni, 7 autorimesse e 4 terreni. I beni, si spiega ancora, sono «per la maggior parte localizzati nella provincia di Caserta, per la restante a Lucca e, più precisamente, 2 appartamenti, 5 autorimesse e un terreno, e un appartamento a L’Aquila».

Pubblicità

Nel 2018 eseguite 5 misure cautelari

L’inchiesta, che nel 2018 aveva portato all’esecuzione di 5 misure di custodia cautelare in carcere, avrebbe accertato, spiega la Gdf, come «il gruppo criminale ruotava attorno a imprenditori edili residenti in provincia di Lucca e Caserta i quali, utilizzando prestanome e società compiacenti, molte delle quali ‘apri e chiudi’, si aggiudicavano decine di appalti della Asl 3 Napoli Sud per milioni di euro, in relazione a commesse per lavori edili, banditi per importi inferiori ai valori soglia oltre i quali sarebbe stato necessario ricorrere alle procedure ordinarie di affidamento.

I proventi illeciti venivano poi, per buona parte, riciclati in una società immobiliare, con sede a Lucca, considerata la ‘cassaforte’ del sodalizio, attraverso operazioni di acquisto, ristrutturazione o costruzione di edifici da parte di società del ‘gruppo’. Il sodalizio aveva stabilito consolidati rapporti corruttivi con un dirigente della predetta Asl, il quale non solo aveva aggiudicato gli appalti in violazione delle norme di trasparenza, correttezza e imparzialità, ma aveva anche consentito al sodalizio di incassare i pagamenti pur senza l’esecuzione dei lavori».

Pubblicità Federproprietà Napoli

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Acerra, il Consiglio comunale approva lo schema di Rendiconto di Gestione 2024

D’Errico: l’opposizione presenta odg e poi lascia l'aula Il Consiglio Comunale di Acerra (Napoli), ha approvato lo schema di Rendiconto della Gestione 2024. L’Ente, spiegano...

Campania, Visconti: «Costi logistica sono freno a Pil: crescita inferiore all’1% nel prossimo triennio»

La Ficei: «Regione, con i suoi porti, è centrale ma è vulnerabile» «L’aumento dei costi della logistica globale non è solo una questione di trasporti...

Ultime notizie

Marta Schifone (FdI): «Governo continua a promuovere misure per i giovani del Sud»

L’onorevole: decreti attuativi consolidano incentivi per l’assunzione «Il Governo prosegue con iniziative concrete per il rilancio del Mezzogiorno sul fronte occupazionale. I recenti decreti attuativi,...

Meloni condanna il fascismo. Ma senza la chiave ‘antifascista’, la sinistra non si apre

La premier parla di libertà e democrazia, ma manca la parola magica Partecipando alla deposizione della corona d'alloro all’Altare della Patria con il Capo dello...

Napoli, via libera ai fondi per la manutenzione ventennale della funicolare di Montesanto

Dovrebbe chiudere entro fine 2025 Napoli si prepara a un nuovo intervento cruciale per il suo trasporto pubblico: la funicolare di Montesanto subirà la manutenzione...