Massimo Ferrero arrestato per il crac di quattro società

Ai domiciliari la figlia Vanessa e il nipote Giorgio

Massimo Ferrero arrestato a Milano per il crac di 4 società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico con sede in provincia di Cosenza. Nei suoi confronti è stato disposto il trasferimento nel carcere di San Vittore. Secondo quanto si apprende, oltre al presidente della Sampdoria, alla figlia Vanessa e al nipote Giorgio – entrambi ai domiciliari – tra i destinatari del provvedimento del gip del tribunale di Paola ci sarebbero anche due manager.

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Una delle società coinvolte è la ‘Ellemme group Srl’, azienda che secondo i magistrati si sarebbe accollata complessivamente un debito di oltre un milione e 200mila euro che diverse aziende del gruppo avevano verso Rai Cinema Spa, «rinunciando così ad incassare i crediti dalla stessa vantati nei confronti di Rai Cinema Spa senza richiedere alcuna controprestazione e senza pattuire interessi-corrispettivi».

I capi d’imputazione contro Ferrero

Una mossa che, si legge nelle carte «cagionava il dissesto della società Ellemme Group Srl». Tre sono i capi d’imputazione che ricostruiscono la vicenda. L’amministratore unico della ‘Ellemme’ risulta essere Vanessa Ferrero, ma il presidente della Sampdoria, dice la procura, è l’amministratore di fatto. Lo stesso Ferrero, sempre secondo le indagini, risulta anche essere stato nel corso degli anni amministratore unico della ‘Global Media srl’, presidente del Cda di ‘Mediaport spa’ e amministratore unico di ‘Mediaport Cinemas Srl’, mentre la figlia è stata anche amministratore unico della ‘Ferrero Cinemas srl’.

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Per quanto riguarda il primo episodio, la Ellemme si sarebbe accollata un debito complessivo di 806mila euro che la Global Media srl, Mediaport Spa e Ferrero Cinemas avevano nei confronti di Rai Cinema; nel secondo capo di imputazione, il debito che finisce sulle spalle della Ellemme è di quasi 209mila euro (contratto da Mediaport srl e Mediaport Cinema) mentre nel terzo ammonta a oltre 239mila accumulati da Mediaport Cinema e Ferrero Cinemas.

«Massimo Ferrero trattato peggio di Riina»

L’avvocato di Ferrero, Pina Tenga, ha presentato un’istanza ai magistrati affinché possa essere trasferito a Roma per consentirgli di assistere alla perquisizione e procedere all’apertura di una cassaforte all’interno di un’abitazione. «Lo stanno trattando peggio di Totò Riina» ha affermato l’avvocato difensore. «Abbiamo fatto istanza alla Procura di Paola – prosegue la penalista – per chiedere che Ferraro possa essere trasferito a Roma per presenziare alla perquisizione e all’apertura di una cassaforte».

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