Il «Patto per Napoli» solo carta straccia, e ora chi lo spiega ai napoletani?

Il premier Mario Draghi ha sconfessato Letta, Conte Manfredi e Speranza. Il «Patto per Napoli» non vale, nessuna legge speciale

Piano piano, con calma e senza fretta (purtroppo) il famoso «Patto per Napoli» stipulato da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, Enrico Letta, segretario del Partito Democratico e dal ministro Roberto Speranza in quota Liberi e uguali, si sta dimostrando quello che è: «un pacco per Napoli».

Nelle intenzioni del triumvirato del centrosinistra quel patto doveva convincere l’ex ministro Gaetano Manfredi a candidarsi a sindaco di Napoli, perché l’ex rettore aveva mostrato più di una perplessità sul debito monstre del Comune. Il «pacco» si dimostrò immediatamente efficace e Manfredi annunciò l’impegno della Capitale a risolvere i problemi economici di Napoli.

Pubblicità

Da quel giorno il centrosinistra (Conte, Letta e Speranza) e il candidato sindaco si esibirono in un’escalation di promesse ai partenopei. Forse memori da quel «abbiamo cancellato la povertà» di Giggino-memoria, il triumvirato più Manfredi hanno decantato la fine della carenza di liquidità di Palazzo San Giacomo. Purtroppo il sogno è svanito quando il neo sindaco di Napoli è stato ricevuto a Roma dal premier Draghi che ha assicurato che la città partenopea verrà aiutata sì, ma come verranno aiutate tutte le altre città d’Italia in difficoltà. Né più né meno. Nessuna legge per la Capitale del Sud. Nessuna attenzione particolare.

Patto per Napoli, la scarsa influenza nel governo di Letta, Conte e Speranza

D’altronde c’era da aspettarselo. Nel Governo, come si è visto, comanda solo Mario Draghi e i «tre tre» non hanno nessuna influenza politica. Un patto senza senso e che non avrebbe portato a nulla. Nei giorni scorsi, dopo l’incontro, era circolata addirittura la voce di un decreto per Napoli nella legge di bilancio presentata giovedì sera. Come è andata a finire? Napoli non è manco menzionata.

Pubblicità Federproprietà Napoli

A questo punto non resta che rilevare che il «Patto per Napoli» altro non è che un «pacco ai napoletani», un efficacissimo spot elettorale. L’unico risultato è che i partenopei sono stati presi per l’ennesima volta in giro. Peccato che se il governo avesse detto le sue reali intenzioni prima della campagna elettorale i cittadini partenopei magari avrebbero scelto in maniera consapevole. Quello che ci domandiamo, ora, chi chiederà scusa? Conte? Letta? Speranza? Manfredi? Molto probabilmente nessuno, come nessuno ha chiesto scusa dopo 40 anni di disastri e di false promesse del centrosinistra. Ai napoletani toccherà ancora rimboccarsi le maniche e fare da soli.

Setaro

Altri servizi

L’incredibile finta rapina, il gioielliere confessa: i banditi non esistono

Il 34enne è stato denunciato per simulazione di reato Lo scorso giovedì aveva bussato alla porta della stazione dei carabinieri di Pianura raccontando una storia...

La chiesa di San Filippo Neri: scrigno di storia e devozione a Parete

Da cisterna maledetta a luogo di fede Nel centro storico di Parete, in piazza Garibaldi, sorge una piccola chiesa che custodisce una storia intensa e...

Ultime notizie

Regionali, Schlein e Conte alle prese con i nodi Marche e Campania. Problemi anche in Puglia

Il Pd prova a risolvere le grane interne. Il M5S pone paletti È arrivata in terra campana e, pochi giorni dopo l’attacco del presidente Vincenzo...

Tragedia nel Salernitano: 57enne si tuffa in mare e muore

L'uomo residente nel Napoletano Si tuffa in acqua, nonostante la bandiera rossa esposta per segnalare le condizioni proibitive del mare, e muore. La tragedia è...

Camorra, estorsioni a tappeto per imprenditori e commercianti: 8 misure cautelari

Coinvolti esponenti del clan Ciccarelli Estorsioni a tappeto per imprenditori e commercianti a Caivano, anche con il cambio di clan nel controllo del territorio. Un'indagine...