Interrogazione della segretaria della Commissione regionale ambiente: «Assurdo importare ‘tal quale’ nella Campania della terra dei fuochi e delle ecoballe»
«Oltre 4 milioni di tonnellate di ecoballe ancora da smaltire in Campania, dove la differenziata supera a malapena il 50%, con Napoli ferma al 36,2%. Intere aree popolate, congestionate di impianti e sversatoi. Un’emergenza roghi ben lontana dall’essere debellata. Senza dimenticare le 7900 tonnellate di rifiuti speciali che dalla Tunisia sono pronti a rispedire al mittente. In questo scenario, è assolutamente paradossale l’operazione annunciata De Magistris, squisitamente propagandistica, che nella regione della terra dei fuochi e dell’eterna emergenza pretende di importare 150 tonnellate al giorno di rifiuti urbani prodotti dalla città di Roma, da trattare nei nostri impianti».
È quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e segretaria della Commissione ambiente Maria Muscarà, che ha presentato un’interrogazione sulla vicenda.
«Un’operazione – continua – in spregio alla norma che prevede che il rifiuto non trattato, come è quello pronto a essere spedito dal Lazio, non può viaggiare tra regioni, a meno che non vi sia un accordo di cui ad oggi non c’è alcuna prova documentale. Accordi che andrebbero comunque giustificati in presenza di situazioni che hanno comportato la dichiarazione di stato di emergenza. E non è certo il caso del Lazio».
«L’annuncio di un’operazione di questo tipo – prosegue Muscarà – dal sapore palesemente elettorale, non poteva non mettere in apprensione le amministrazioni locali interessate, oltre alle associazioni e ai comitati di cittadini, giustamente preoccupati per un ulteriore pressione ambientale in territori, come quelli della terra dei fuochi o che ricadono nell’area a ridosso dell’inceneritore di Acerra, che per troppo tempo sono stati trattati come la spazzatura d’Italia».
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