Dall’ex mercato ittico a Villa Ebe, passando per l’antica Stazione Bayard. Napoli, ma soprattutto le amministrazioni comunali targate Centrosinistra, negli ultimi 30 anni ha calpestato la propria memoria e ha lasciato che alcuni dei palazzi storici, che hanno segnato la storia e dato lustro alla città per lungo tempo, cadessero letteralmente a pezzi.
L’allarme arriva dalla federazione cittadina di Fratelli d’Italia che questa mattina presenterà un’iniziativa «di forte denuncia sullo stato di abbandono e degrado in cui versano alcuni immobili storici della città, avanzando alcune proposte per il loro recupero architettonico e funzionale».
«Si tratta di una rassegna fotografica – spiega il coordinatore cittadino Andrea Santoro – che ha lo scopo di informare la cittadinanza di alcuni tesori, spesso dimenticati, che sono celati dietro al degrado ed all’abbandono. Una mostra fotografica itinerante, che verrà portata in giro in tutti i quartieri di Napoli».
Una situazione di abbandono che ha radici lontane nel tempo. «Non possiamo consentire al PD di scaricare sul solo De Magistris tutti i più gravi disastri che caratterizzano oggi Napoli: dal debito pubblico al verde, passando per il degrado nel quale versano numerosi edifici di pregio di proprietà pubblica» afferma Luca Ferrari, dirigente nazionale dipartimento del turismo di Fratelli d’Italia e curatore dell’evento insieme ai referenti territoriali del partito di Giorgia Meloni.
«Sono oramai trent’anni che la Sinistra, spesso costretta a cambiare faccia, amministra ininterrottamente questa città ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con questa mostra – conclude Ferrari – raccontiamo sette storie emblematiche della mancanza di rispetto per la memoria, la storia e l’architettura della città da parte dei Sindaci di Sinistra. Ora basta, è il momento di voltare pagina».
L’iniziativa verrà presentata alla cittadinanza ed alla stampa questa mattina alle ore 11,30 in via Scarlatti dal coordinatore regionale senatore Antonio Iannone, dal coordinatore cittadino Andrea Santoro, con Luca Ferrari e gli esponenti politici locali.