Torre Annunziata, continua la caccia ai killer di Cerrato. L’omicidio circondato da un muro d’omertà

A Torre Annunziata è ancora in corso la caccia all’uomo per individuare la mano assassina che lunedì scorso ha ucciso il 61enne Maurizio Cerrato. C’è ancora sgomento, incredulità per quanto accaduto l’altro ieri sera, quando Cerrato ha perso la vita per difendere la figlia durante un’aggressione avvenuta per un parcheggio.

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Le forze dell’ordine lavorano in silenzio per cercare le persone coinvolte nella morte del 61enne. Hanno ascoltato alcuni testimoni, ma attorno all’accaduto sembra essersi innalzato un muro di omerta.

Sono state acquisite le immagini delle telecamere private presenti in zona mentre per quelle della videosorveglianza cittadina sembra non ci sia nulla da fare, le telecamere infatti sarebbero fuori uso. Unica testimone di quanto accaduto, a questo punto, è la figlia della vittima che è stata ascoltata più volte dal pm.

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Omicidio Cerrato, Ruotolo: «Chi ha visto, parli»

Il senatore Sandro Ruotolo ha voluto testimoniare la sua vicinanza alla famiglia. «Cara Maria Adriana – scrive Ruotolo in un post -, ti dobbiamo chiedere scusa. Siamo tutti colpevoli con la nostra indifferenza e con i nostri silenzi. Nessuno ti potrà restituire tuo padre, ucciso per difendere te, la sua figlia amata».

«Ucciso a Torre Annunziata – continua -, in un agguato come hai voluto sottolineare. Non ci sono parole per esprimere il nostro dolore, la nostra solidarietà perché la morte di Maurizio Cerrato riguarda tutti noi. Anche noi vogliamo che gli assassini vengano assicurati alla giustizia. Criminali, uomini della camorra che conoscono solo la cultura dell’arroganza e della prevaricazione. Chi ha visto, parli. Dobbiamo liberarci dalla paura».

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