«Adoperarsi per la tutela dei diritti della cittadinanza e muoversi contro la politica connivente e il malaffare», con questo obiettivo una delegazione di parlamentari e di forze politiche hanno tenuto questa mattina un incontro con il prefetto Marco Valentini nella sede di Napoli.
«Al di là dei partiti di appartenenza si è scelto di presentarsi uniti e compatti nell’esprimere la forte preoccupazione maturata in seguito ai fatti accaduti nei comuni di Castellammare di Stabia e Torre del greco ed al rischio della crescente escalation della criminalità organizzata negli enti comunali dei territori vesuviani, anche in seguito al disagio economico dovuto alla crisi pandemica» si legge in una nota.
La senatrice del Pd Valeria Valente, la deputata del Movimento 5 Stelle Carmen di Lauro, il senatore del gruppo misto Sandro Ruotolo, il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Gallo, Marco Sarracino segretario metropolitano del Pd, Paolo Mancuso, presidente del Pd Napoli, Peppe Giordano segretario cittadino Pd di Castellammare di Stabia, Teresa Manzo, deputata del Movimento 5 stelle, Luigi Napolitano di Articolo Uno hanno chiesto al prefetto Valentini l’istituzione di una commissione di accesso che possa vigilare sulla piena trasparenza delle amministrazioni comunali.
«Le indagini sono una garanzia di legalità, il rapporto tra camorra e le imprese del malaffare è ormai consolidato – dichiara Sandro Ruotolo – siamo qui per chiedere un atto di prevenzione oltre che di repressione».
«Mantenere alta l’attenzione anche sul comune di Torre del greco è una priorità, è ripresa la stagione delle bombe carta e delle intimidazioni – dichiara Luigi Gallo -. Una commissione di accesso e un protocollo di legalità da fornire alle amministrazioni, oltre che il raggiungimento dei percorsi di trasparenza con l’Anac sono essenziali. Rischiamo di perdere tutti i progetti in cantiere per i territori, serve uno scatto dello Stato».
«Per avere maggiore forza sui territori, per non perdere la partita come Stato, la commissione di accesso ci consentirebbe di approfondire circa l’esistenza di eventuali rapporti tra criminalità e macchina comunale» ha detto Marco Sarracino.