Le continue scosse sismiche che stanno caratterizzando l’area flegrea nelle ultime settimane continuano a destare preoccupazione. L’avvocato Luciano Venia, componente dell’assemblea nazionale di FdI e del coordinamento cittadino di Ischia, a tal proposito ha acceso i riflettori sulle criticità presenti e future dei trasporti marittimi da e per Ischia e sulla necessità della predisposizione di un piano di protezione civile sul rischio marino con un esposto-interrogazione inviato al primo cittadino Enzo Ferrandino.
«Negli ultimi tempi – spiega l’avvocato nell’interrogazione – si registra una intensificazione dei fenomeni di vulcanesimo secondario a Pozzuoli accompagnati da emissioni rinforzata di fumarole, sollevamento del suolo specie in relazione alla zona litoranea con la recente emersione a destra scendendo del viadotto in cemento che conduce agli imbarchi di una piccola isola di spiaggia nel cosiddetto porticciolo dei pescatori, frequenti scosse anche rilevanti si susseguono e anche di magnitudo superiore a 3 come nei mesi scorsi».
«Questa notte (ieri ndr.) uno sciame sismico di numerose scosse ha nuovamente preoccupato in quanto indicatore di una attività sempre intensa. Gli epicentri delle scosse non solo riguardano la zona Agnano-Pisciarelli ma numerosi eventi sono stati localizzati con sorgente “in mare” ovvero al largo della costa di Pozzuoli per ampliarsi via via verso l’esterno. Prima alla linea di chiusura del golfo di Pozzuoli alla linea immaginaria perpendicolare a Capo Miseno verso Napoli poi con un epicentro che ha scavallato per cosi dire Capo Miseno e nei giorni scorsi è stato localizzato di fronte a Procida, ed un altro davanti a Mergellina».
«Pur se al momento la situazione appare sotto controllo anche in relazione alla stessa natura vulcanica di Ischia, alla vicina distanza tra Porto di Pozzuoli e Porto di Ischia nell’ordine di circa 13 km o 7-8 miglia marine, alla sismicità dell’isola verde con i noti eventi del 21 agosto occorre prendere atto del macroscopico bradisismo in atto nel Porto di Pozzuoli che sta creando anche disagi e problemi per le operazioni di imbarco e trasbordo per i veicoli da e per Ischia (si vedano al riguardo il Corriere del Mezzogiorno e Il Dispari)».
«Ciò anche per la funzione strategica del Porto e del nodo autostradale di Pozzuoli in rapporto al trasporto merci, rifiuti, bagagli e contingenti turistici da e per Ischia. Pozzuoli rappresenta una sorta di hub per le isole flegree che in caso di accentuazione dei problemi e degli eventi geofisici creerebbe serissime criticità alla economia dell’isola di Ischia già prostrata dal sisma di Casamicciola e dalla crisi della pandemia».
«Per tutto quanto sopra appare necessario convocare ad horas unariunione del Centro Comunale di Protezione Civile e ancora più formare un meccanismo di analisi di quanto sta avvenendo quotidianamente con la presenza di amministratori comunali delegati e funzionari responsabili dei servizi coinvolti a partire da quello della protezione civile e della Polizia Municipale. Al rischio sismico, vulcanico e idrogeologico purtroppo tutti sperimentati lungo i secoli con vittime e danni che hanno segnato la storia della nostra isola va ad aggiungersi il rischio marino».
«Meglio, il rischio che sommovimenti in mare di edifici vulcanici o comunque onde azionate da fenomeni di repentino abbassamento o innalzamento del suolo senza ipotizzare eruzioni, che pure storicamente si sono verificate e sono sempre lontanamente probabili, possano causare in considerazione dei fondali relativamente bassi del mare la generazione di onde anomale come avvenuto nel Golfo di Napoli nel 1300 e nel 1538 proprio a Pozzuoli».
«In ogni caso al rischio geofisico si somma quello meno ipotetico e più vicino di una gravissima crisi logistica e turistica per Ischia di fronte al perdurare eventuale e all’ampliarsi di fenomeni di bradisismo con impatto sulla infrastruttura portuale e viaria di Pozzuoli. Lo stesso sindaco della città di Pozzuoli ha invitato i suoi cittadini a mantenere un atteggiamento di vigilata attenzione pur senza alcun particolare allarme immediato».
«Con queste premesse Le chiediamo di attivare il Centro Comunale e di aggiornare i Piani di Protezione Civile al nuovo rischio bradisismico e a prevedere una cabina di regia di emergenza per eventuali criticità che dovessero riguardare il trasferimento dalla terra ferma di persone e merci in caso di ipotetiche difficoltà di approdo o di esercizio del naviglio».
«Tutto quanto ciò premesso lo scrivente chiede di conoscere: quali iniziative abbia già assunto in merito il Sindaco sia per affrontare eventali criticità dei trasporti sia per massimizzare la tutela dei cittadini e degli ospiti turisti in caso di eventi geofisici rilevanti con particolare riferimento anche alla ipotesi di possibili onde anomale o da ogni altro effetto secondario della attività geofisica» e ancora «se non sia il caso di creare una rete di sensori in mare per controllare l’andamento delle maree, l’altezza delle onde, ogni altra anomalia del moto ondoso e dello stato del mare.
Venia chiede inoltre «quale protocollo sia stato siglato dal Comune di Ischia con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per analizzarei fenomeni sismico, vulcanico, marino ed idrogeologico» e «se sia stato già previsto nel Piano di Protezione Civile comunale un paragrafo con le misure preventive o di intervento relativo al rischio marino e di improvvise onde anomale o di variazioni del livello del mare che seppure al momento non ipotizzabili storicamente si sono già verificate in relazione ad accadimenti di segno vulcanico».