Papa, ridurre il debito dei paese poveri e il debito ecologico tra nord e sud del mondo

In occasione del Meeting di primavera 2021 organizzato dalla Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, che si tiene dal 8 al 11 aprile in modalità online, Papa Bergoglio consegna il suo messaggio per il tramite del Cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, chiedendo un’economia più equa, la riduzione del debito per i Paese poveri e programmi di solidarietà vaccinale.

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Il Pontefice esprime il suo auspicio affinchè i lavori del Meeting «contribuiscano ad un modello di ‘Recovery’ capace di generare nuove, più inclusive e sostenibili vie per sostenere l’economia reale, aiutando gli individui e le comunità a raggiungere le loro aspirazioni più profonde e il bene comune universale».

Bergoglio chiede, soprattutto, una cooperazione concreta, in particolare sul fronte dei vaccini: «Abbiamo particolarmente bisogno di una solidarietà vaccinale giustamente finanziata, perché non possiamo permettere che la legge del mercato prevalga sulla legge dell’amore e della salute di tutti».

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L’invito ai capi di governo, alle imprese e alle organizzazioni internazionali a lavorare insieme per fornire vaccini a tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi, e mentre molti Paesi stanno preparando piani di Ricovery individuali, Francesco sottolinea l’urgenza di creare un «piano globale», che possa creare una nuova governance che aiuti a costruire e far «progredire lo sviluppo umano integrale di tutti i popoli». Dare concretamente alle nazioni più povere un ruolo nel processo decisionale.

«Uno spirito di solidarietà globale richiede anche, come minimo, – spiega il Pontefice – una riduzione significativa dell’onere del debito delle nazioni più povere, che è stato esacerbato dalla pandemia. Alleggerire il peso del debito di così molti paesi e comunità oggi, è un gesto profondamente umano che può aiutare le persone a svilupparsi, ad avere accesso a vaccini, salute, educazione e lavoro».

Il Papa ci tiene, inoltre, ad esplicitare ai partecipanti degli “Incontri di primavera 2021” quello che è il suo pensiero circa il concetto di recovery. Dopo aver visto il mondo cambiare, in quest’anno di pandemia, l’obiettivo dei piani per la ripresa non può essere quello di ritornare al preesistente modello di vita economica e sociale, iniquo ed insostenibile, dove una piccola minoranza della popolazione mondiale possiede la metà delle ricchezze mondiali.

Non manca nelle parole di Papa Bergoglio un duro ammonimento ai mercati finanziari: «È tempo di riconoscere che i mercati, in particolare quelli finanziari, non si governano da soli. I mercati devono essere sostenuti da leggi e regolamenti che assicurino che funzionino per il bene comune, garantendo che la finanza – piuttosto che essere semplicemente speculativa o autofinanziarsi – lavori per gli obiettivi sociali tanto necessari nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria globale».

Alla platea dei partecipanti al Meeting organizzato dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale il Papa ricorda anche un altro tipo di debito, quello ecologico, «siamo in debito con la natura stessa, così come con le persone e i paesi colpiti dal degrado ecologico indotto dall’uomo e dalla perdita di biodiversità».

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«A questo proposito, – aggiunge Bergoglio – credo che l’industria finanziaria, che si distingue per la sua grande creatività, si dimostrerà capace di sviluppare meccanismi agili per il calcolo di questo debito ecologico, in modo che i paesi sviluppati possano pagarlo, non solo limitando in modo significativo il loro consumo di non-energie rinnovabili o aiutando i paesi più poveri ad attuare politiche e programmi di sviluppo sostenibile, ma anche coprendo i costi dell’innovazione necessaria a tal fine».

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