Torre Annunziata, istituita una via fittizia per i senza fissa dimora. La paranza delle idee: «Il Comune ci ha ascoltato»

Il Comune di Torre Annunziata ha istituito una via fittizia per consentire l’iscrizione all’anagrafe ai senza fissa dimora presenti stabilmente sul territorio cittadino.

Il provvedimento è stato varato dalla Giunta Municipale su proposta del Sindaco Vincenzo Ascione e dell’Assessore agli Affari Legali Raffaele Pignataro, i quali, in una nota congiunta, spiegano:

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«La via fittizia territorialmente non esistente, denominata convenzionalmente Via Casa Comunale Schiti 1, consentirà l’iscrizione all’anagrafe ai soggetti senza fissa dimora in possesso dei requisiti di legge e che abbiano eletto domicilio nel Comune di Torre Annunziata».

«Per iscriversi all’anagrafe – proseguono i due amministratori comunali – le persone dovranno eleggere un cosiddetto domicilio reale mediante un’istanza indirizzata all’Ufficio Anagrafe, contenente gli elementi necessari allo svolgimento degli accertamenti atti a stabilire l’effettiva sussistenza del domicilio. Tutti coloro che non sono in grado di dimostrare il domicilio dovranno rivolgersi al Comune di nascita».

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«Inoltre – concludono Ascione e Pignataro – quale condizione di ricevibilità della richiesta è stata introdotta nel procedimento di iscrizione anagrafica (relativamente alle sole situazioni di disagio sociale dei cosiddetti senza tetto) un’attività di raccordo con i Servizi Sociali del Comune, finalizzata alla verifica della condizione soggettiva del richiedente, con particolare riferimento all’adesione a percorsi e progetti di natura sociale, assistenziale, educativa o riabilitativa».

A salutare positivamente la decisione dell’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata è l’Associazione politico culturale La paranza delle idee, che, in un comunicato, ricorda di aver sollecitato, nei mesi scorsi, l’Ente oplontino proprio in questa direzione:

«Il Comune di Torre Annunziata ci ha ascoltato e ha accolto la nostra proposta di istituzione di una via fittizia per dare la residenza (necessaria per accedere a tutta una serie di importanti servizi) ai senza fissa dimora presenti stabilmente sul suolo cittadino, compiendo, così, un significativo passo (al quale speriamo che ne seguano altri) verso i bisogni di chi si trova a vivere questa condizione di grave disagio sociale».

Il sodalizio torrese conclude, poi, il suo intervento con un’esortazione: «Non lasciamo indietro gli ultimi!»

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