Raccontare la pandemia ‘Attraverso i nostri occhi’, un premio per elementari e medie in nome di Carmine Alboretti

Raccontare con immagini, poesie, storie e articoli di giornale la pandemia Covid-19 come l’hanno vissuta i più piccoli, carichi delle loro sensazioni ed emozioni. Farlo per un fine nobilissimo: tutte le opere che arriveranno saranno raccolte in un libro che sarà messo in vendita e il cui ricavato sarà devoluto interamente agli ospedali di Napoli Santobono-Pausilipon e Pascale.

È indetto il primo concorso nazionale “Attraverso i nostri occhi” a cui sono chiamati a partecipare le alunne e gli alunni di tutte le scuole elementari e medie nel nome di Carmine Alboretti, il giornalista vaticanista venuto a mancare prematuramente a maggio di quest’anno e al cui figlio piccolo Francesco è venuta questa idea. La mamma Maria Carotenuto, moglie del cronista napoletano, di concerto con l’associazione Giornalisti Vesuviani, che porta il nome di Alboretti, hanno dato forma all’idea di Francesco.

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A partire da oggi, giorno simbolico perché coincidente con il quarantaseiesimo compleanno dell’ex vicedirettore del quotidiano nazionale La Discussione, e fino al 31 gennaio i giovani potranno inviare le loro opere artistiche e i loro scritti alla mail dedicata dell’associazione concorso@giornalistivesuviani.it. Nei mesi successivi saranno organizzate nel volume omonimo al concorso, che sarà presentato e messo in vendita. I dirigenti sono invitati a sostenere l’iniziativa, promuovendola tra gli alunni delle loro scuole.

«Carmine nel giorno del suo compleanno era solito fare una donazione ed era sempre attento alle fasce più deboli. Lo spirito è quello di fare del bene. Non ci sarà un vincitore, saranno i due ospedali partenopei a vincere: il ricavato verrà, infatti, devoluto a loro. In questo periodo non si muore solo di covid19 e credo fermamente che sia nostro dovere aiutare chi sta combattendo la personale “buona battaglia”». Commenta la moglie Maria, spiegando il concorso: «L’idea nasce guardando mio figlio, un pomeriggio, in cui ha deciso di scrivere una storia usando il pc del papà. Mi è venuta l’idea di capire cosa hanno da raccontare i più piccoli su questo brutto periodo in cui gli è stato tolto tutto. Mi piacerebbe poter leggere le loro emozioni».

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Pieno sostegno all’iniziativa da parte del presidente dell’associazione Giornalisti Vesuviani, Antonio d’Errico: «L’abbiamo subito condiviso perché in linea con l’obiettivo di valorizzare i talenti e promuovere la cultura Il tema individuato per gli elaborati è una scelta dal grande valore simbolico, che sottolinea l’impegno prestato da Alboretti nei difficili mesi della prima ondata della pandemia, durante i quali ha affiancato all’attività professionale anche il ruolo di volontario della Protezione civile, svolto, come suo solito, con grande impegno, professionalità e dedizione. Invito – ha concluso il presidente Antonio d’Errico – i dirigenti a sostenere l’iniziativa, promuovendola tra gli alunni delle loro scuole».

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